Ridisegnata con una riformulazione dell’emendamento del senatore Romeo la possibilità di suddividere gli acconti delle imposte in 5 rate
di Cristina Bartelli 26/11/2024 16:09
Acconti a rate ma i contributi restano fuori. Ridisegnata con una riformulazione dell’emendamento del senatore Romeo la possibilità di suddividere gli acconti delle imposte in 5 rate. Si conferma la misura in vigore con la legge di bilancio 2024 mantenendo la soglia dei ricavi fino a 170 mila euro ma senza tentare il colpo di ampliare l’ambito anche ai contributi. E' stato infatti riformulato dal governo, e depositato al Senato, l'emendamento proposto dalla Lega al dl fisco (dl 155/2024) che prevede di rinviare da novembre a gennaio il pagamento dell'acconto per gli autonomi, che potrà essere pagato anche in cinque rate fino a maggio. Si ricorda che la scadenza per gli acconti è il prossimo 2 dicembre.
Esclusi i contributi Inps e Inail
Esclusi però i contributi Inps e Inail. Nel testo della modifica è previsto il rinvio della rata per il periodo d'imposta del 2024 e per i lavoratori con partite Iva con ricavi fino a 170 mila euro ma "con esclusione dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi assicurativi dovuti all'Inail entro il 16 gennaio dell'anno successivo oppure in cinque rate mensili di pari importo, a decorrere dal mese di gennaio, aventi scadenza il giorno 6 di ciascun mese".
La disposizione in forma sperimentale nel 2024 è stata fortemente voluta da Alberto Gusmeroli, deputato Lega alla Camera e presidente della commissione attività produttive