Oggi è il giorno dell’audizione dei sei vicepresidenti dell’Ue e i problemi ruotano attorno alla spagnola Teresa Ribera, indicata dalla presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen, come futura commissaria per la concorrenza e vicepresidente per la transizione pulita, equa e competitiva. Su Raffaele Fitto, secondo fonti del Parlamento Ue, non ci dovrebbe invece essere nessun genere di problema.
Il nodo ruota dunque tutto attorno a Ribera visto che è considerata «colpevole» dell’alluvione e della successiva tragedia che ha colpito Valencia nei giorni scorsi, visto che in Spagna ricopre attualmente il ruolo di ministro della transizione ecologica. Lunedì infatti diversi media spagnoli hanno riferito che il leader del partito di destra spagnolo, Alberto Núñez Feijóo, che confluisce nel Partito popolare europeo (PPE), si sarebbe accordato con il leader del Ppe, Manfred Weber, sulle domande da fare a Ribera in merito alla gestione dell’inondazione che ha colpito Valencia, Castilla-la Mancha e Malaga. L’interrogatorio che verrà dunque fatto questa sera sarà senza esclusioni di colpi visto che il partito di destra spagnolo ritiene che la gestione dei primi giorni della tragedia in Spagna, da parte di Ribera, sia stata inadeguata. E dunque sarebbe inadatta anche a diventare commissaria.
Da parte sua la squadra della Von de Leyen starebbe facendo passare il messaggio (sottobanco) «o tutti o nessuno». Quindi, o si vota la squadra dei vicepresidenti in toto o si rimette in gioco il tutto. Da ricordare che al momento in stand-by risulta esserci anche l’ungherese Oliver Varhelyi che deve rispondere a ulteriori domande entro domani.
Mercoledì potrebbe quindi essere il giorno in cui si sapranno le valutazioni fatte dalle commissioni europarlamentari di riferimento dopo le audizioni dei sei vicepresidenti fatte oggi. Ma tutto potrebbe succedere, soprattutto viste le tensioni con Ribera.
Fitto: «non rappresento un partito politico»
Raffaele Fitto, vicepresidente designato per la Coesione e le Riforme della prossima Commissione europea, ha esordito così, rivolgendosi agli eurodeputati della commissione Affari regionali, competente per l'audizione: «Oggi è un onore per me essere qui di fronte a voi come commissario designato e sono pronto a mettere tutta la mia esperienza ad uso e servizio della Commissione e Unione europea».
Aggiungendo, «voglio essere chiaro: non sono qui per rappresentare un partito politico, non sono qui per rappresentare uno Stato membro, sono qui oggi per affermare il mio impegno per l’Europa».
I punti fondamentali dell’audizione di Fitto sono sei:
- Rispondere alle sfide demografiche e cercare di offrire opportunità a tutti, in particolare ai giovani, affinché possano rimanere e prosperare nelle loro regioni d'origine;
- Usare il cosiddetto «approccio basato sul territorio» per rispondere meglio alle esigenze locali e per collaborare più strettamente con le autorità locali;
- Sulla politica di coesione Fitto ha spiegato che questa deve essere semplificata e resa più flessibile e che gli oneri amministrativi devono essere ridotti. Come? Per la prima volta la Commissione ha un portafoglio dedicato alla semplificazione. Semplificazione che non significa riduzione della trasparenza o del controllo democratico;
- Punto centrale è anche quello di sostenere lo sviluppo dei talenti e le opportunità di lavoro, oltre che accelerare l'attuazione del Fondo per una transizione giusta;
- Fitto ha inoltre annunciato l'intenzione di elaborare un'agenda politica globale per le città, compresi gli alloggi, la digitalizzazione e l'inclusione sociale. «Anche i cittadini che vivono nelle regioni frontaliere orientali dell'Ue hanno bisogno del massimo sostegno dell'Unione»;
- E infine, il vicepresidente designato, si è impegnato a rispettare lo Stato di diritto quale principio fondamentale dell'Ue.
Il giorno del giudizio è rimandato
I coordinatori dei gruppi politici nelle commissioni Affari Regionali e Affari esteri del Parlamento europeo, titolari per le audizioni di Fitto, e del nuovo Alto Rappresentante per la Politica estera e di sicurezza comune, Kaja Kallas, hanno deciso di posticipare la valutazione delle due audizioni, che si sono svolte in mattinata. Lo ha annunciato su X la portavoce del Parlamento europeo, Delphine Colard. La decisione sarà probabilmente replicata anche per le rimanenti quattro audizioni dei vicepresidenti esecutivi, tra cui il liberale francese Stéphane Sèjourné e la socialista spagnola Teresa Ribera, che si terranno nel pomeriggio e in serata al Parlamento europeo a Bruxelles.
In questo modo, tutte e sei le valutazioni potranno essere effettuate, dopo le ultime audizioni, così che sia possibile arrivare a una decisione su tutti i candidati contemporaneamente. Metodo per evitare la “presa in ostaggio” da parte dei gruppi politici che è già avvenuto la settimana scorsa, quando per far passare la commissaria dell’ambiente, Jessika Roswall (PPE), che non aveva convito S&D, i liberali e i verdi, il PPE aveva bloccato il commissario all’uguaglianza, Hadja Lahbib, dei liberali. Alla fine, tutto c'è stata l’approvazione di entrambe.
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