Un mese di tempo in più per inoltrare i dati relativi agli immobili oggetto di interventi di miglioramento sismico agevolati fiscalmente tramite il Superbonus (dl 34/2020, art. 119). Le comunicazioni sono da caricare sul Pncs (Portale nazionale classificazioni sismiche) entro il 30/11/2024, invece del 31/10/2024. La proroga è giunta con un dpcm emanato lo scorso 29 ottobre, a ridosso dunque della scadenza precedentemente fissata e a distanza di pochi giorni da un comunicato con cui il Dipartimento Casa Italia specificava le modalità con cui sospendere i termini in caso di malfunzionamenti del portale.
I nuovi obblighi
I nuovi obblighi comunicativi previsti per coloro che non hanno concluso i lavori Superbonus al 31/12/2023 o vi hanno dato inizio dall’1/1/2024 sono stati introdotti dal dl 39/2024, ma sono stati resi operativi solo con l’emanazione del dpcm 17/9/2024. È stato tale decreto, nel dettaglio, a fissare i termini entro cui procedere con il nuovo adempimento, il cui mancato rispetto prevede la decadenza dalla maxi-detrazione in caso di Cila (Comunicazione inizio lavori asseverata) presentata dopo il 30/3/2024 o la comminazione di una sanzione pari a 10 mila euro per le Cila depositate in date precedenti.
Scadenza breve
L’art. 6 del dpcm 17/9/2024, in particolare, disponeva una scadenza abbastanza breve, specificando che i dati relativi agli immobili e alla spesa sostenuta e da sostenere per i lavori anti-sismici sono da inoltrare, ad opera dei professionisti che hanno gestito l’intervento, entro il 31/10/2024 in caso di Sal (Stato avanzamento lavori) approvati entro l’1/10/2024 ed entro trenta giorni a partire dal giorno successivo a quello della approvazione del Sal, in tutti gli altri casi.
Con un nuovo dpcm, datato 29/10/2024, “il termine del 31 ottobre 2024, previsto dall’art. 6, comma 2, primo punto elenco del decreto del presidente del Consiglio dei ministri 17 settembre 2024, è prorogato al 30 novembre 2024”. Viene dunque accordato un lasso di tempo più ampio per rispettare i nuovi obblighi comunicativi, in modo da consentire ai soggetti di gestire al meglio le difficoltà pratiche che le regole operative hanno generato. Prima tra tutte, l’incertezza rispetto alle modalità di compilazione della comunicazione, che in questo periodo è stata oggetto di numerose specificazioni pubblicate nella sezione faq del Portale, senza offrire però, in molti casi, chiarimenti soddisfacenti.
Un intreccio di adempimenti
La questione della scadenza è, tra l’altro, particolarmente delicata, considerato che il nuovo dpcm di proroga segue di soli quattro giorni un comunicato del Dipartimento Casa Italia che sovrapponeva al termine entro cui comunicare i dati anche il termine entro cui segnalare malfunzionamenti del Pncs. In base a detto comunicato del 25/10/2024, infatti, inviando via pec all’indirizzo casaitalia@pec.governo.it la documentazione che dimostra malfunzionamenti “che ostacolino il completamento della trasmissione delle informazioni e pertanto l’attestazione di avvenuta trasmissione”, il soggetto tenuto alla trasmissione può ottenere una “temporanea sospensione dei termini”, ma purché il malfunzionamento sia segnalato “entro i termini perentori stabiliti dal dpcm del 17 settembre 2024”. In sostanza, gli operatori si sono trovati investiti non solo da scadenze normative strette, ma anche da un intreccio di comunicati e decreti emanati a breve distanza gli uni dagli altri e che riguardano proprio dette scadenze. La proroga al 30/11/2024 del termine entro cui inoltrare i dati al Pncs, nel dettaglio, sembrerebbe interessare altresì la scadenza entro cui segnalare i malfunzionamenti del Portale, anche se la scelta di legare a un mero comunicato la possibilità di ottenere una sospensione dei termini rende incerta la sua operatività.
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