Rinviato il ddl sicurezza. In aula alla Camera a settembre
Rinviato il ddl sicurezza. In aula alla Camera a settembre
La decisione della conferenza dei capigruppo di Montecitorio dopo che le opposizioni avevano protestato per l'accelerazione impressa dalla maggioranza con una seduta notturna e con il contingentamento dei tempi

di Redazione Roma 01/08/2024 13:02

L'approdo in aula alla Camera del ddl sicurezza, previsto per il 5 agosto, slitta a dopo la pausa estiva dei lavori parlamentari. Lo ha deciso la conferenza dei capigruppo di Montecitorio dopo che le opposizioni avevano protestato per l'accelerazione impressa dalla maggioranza con una seduta notturna e con il contingentamento dei tempi. L’annuncio del rinvio in aula alla Camera da parte del vicepresidente Fabio Rampelli è stato accolto da un applauso delle opposizioni.

Il caso cannabis light

Nella seduta fiume in notturna dedicata al ddl sicurezza in commissione alla Camera "è stato approvato l'emendamento che equipara la cannabis light a quella con Thc". Lo riferisce il segretario di +Europa, Riccardo Magi, aggiungendo che "il governo Meloni, in preda alla furia ideologica, cancella una filiera tutta italiana, 11mila posti di lavoro. E pensano anche di aver fatto la lotta alla droga". "Equiparare la cannabis light a quella con Thc è un gravissimo errore e il governo stanotte, stavolta sì con il favore delle tenebre, approvando un emendamento al decreto sicurezza ha deciso di azzerare un settore produttivo che impiega migliaia di persone e fattura oltre 500 milioni all'anno", spiega Stefano Vaccari, capogruppo Pd in commissione Agricoltura e segretario di Presidenza della Camera. “Ha vinto, almeno per ora, la follia propagandistica del governo che pensa così - sottolinea - di comunicare un impegno istituzionale contro le droghe che però sono altra cosa rispetto alla cannabis light con potenziale produttivo tra cosmesi, erboristeria, integratori alimentari e florovivaismo. Una scelta sbagliata che colpisce un settore che impegna molti giovani e che avrebbe dovuto essere aiutato e non certo annientato anche perché non ci sono controindicazioni di ordine sanitario".