Non piace al nuovo consiglio di amministrazione della Rai, che oggi 24 ottobre ha approvato il bilancio semestrale al 30 giugno 2024, la manovra messa a punto dal governo guidato da Giorgia Meloni e in particolare dal ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti. Con una nota al termine della riunione del cda, un comunicato ha espresso "apprensione per i provvedimenti riguardanti il futuro dell'Azienda contenuti nel disegno di Legge della Manovra di Bilancio 2025 che - sia pure nell'ottica di un doveroso contenimento dei costi -rischierebbero di limitare l'autonomia del nostro Servizio Pubblico e di condizionarne le scelte e le attività con possibili impatti sull'occupazione, nonché sull'indotto".
Nella legge di bilancio, però, non è prevista, per ora, la riduzione del cannone da 90 a 70 euro introdotta con la manovra per l'anno in corso e annunciata anche per il 2025 nel corso di una conferenza stampa del 16 ottobre. Il testo presentato alle camere non la prevede, ma non è escluso che la conferma della misura arrivi in un secondo momento
Si riferiscono ai tagli imposti dalla Legge di bilancio che prevede tagli per ridurre “gli oneri di esercizio”: la Rai nel 2025 non potrà aumentare le spese per il personale e per gli incarichi di consulenza, che non potranno superare il livello del 2023. Nel 2026, l'azienda di servizio pubblico radiotelevisivo dovrà ridurre la spesa per personale e consulenza di almeno il 2% rispetto alla media delle spese sostenute nel triennio ‘21-’23. Per l'anno 2027, la riduzione della spesa sale al 4%.
Il cda ha inoltre designato il Direttore Generale Corporate Roberto Sergio per la carica di Direttore Generale ad interim di San Marino RTV.