Per i forfettari il concordato è in saldo
Per i forfettari il concordato è in saldo
È stato approvato in consiglio dei ministri il decreto con la proroga della rata della rottamazione e la flat tax incrementale al 10%

di di Cristina Bartelli 27/07/2024 02:00

Forfettari, il concordato è super scontato. Per i forfettari l’aliquota è al 10% che scende al 3% per le start up. Più tempo per pagare gli avvisi bonari. Arriva lo scova maxi evasioni che sostituirà il meccanismo dell’accertamento sintetico depotenziato. Il patto con il fisco a prezzi di saldo con l’introduzione di tre aliquote flat tax incrementale del 10, del 12 e del 15% parametrate ai voti Isa.Ma soprattutto arriva un’ulteriore sconto di imposta per i forfettari, anche a loro è riconosciuto un’ imposta sostitutiva opzionale sulla differenza tra reddito proposto e reddito conseguito prima del concordato preventivo biennale per i forfettari al 10% e per le start up al 3%.

E poi scadenze fiscali rivisitate con la possibilità per i soggetti che rientrano nel concordato le imposte con maggiorazione dello 0,4% il 30 agosto. Non ultima la conferma della proroga della quinta rata della rottamazione al 15 settembre (più i cinque giorni di tolleranza si andrà fino al 20 settembre).

Sono queste alcune delle novità approvate ieri in consiglio dei ministri nel decreto legislativo correttivo sull’adempimento collaborativo e il concordato preventivo biennale.

Come anticipato da ItaliaOggi nel percorso di approvazione tra il primo via libera e ieri il testo è stato rimodulato per accogliere i pareri delle commissioni parlamentari recettori a loro volta delle istanze delle imprese e dei professionisti.

Le novità apportate nel decreto legislativo correttivo 

Prima tra tutte la previsione della flat tax incrementale fortemente voluta dalle associazioni di impresa come Confartigianato o Confcommercio e dal consiglio nazionale dei dottori commercialisti che ne ha portato avanti l’adozione (si veda altro pezzo in pagina). Dopo l’approvazione la corsa, come sempre avviene quando si maneggia il calendario fiscale, contro il tempo. Il provvedimento modifica le scadenze, imminenti, per quel che riguarda i versamenti e i calcoli degli acconti ma fintanto che non approderà in Gazzetta Ufficiale e senza alcuna nota ufficiale sull’elenco delle nuove date è come se si chiedesse un importante atto di fede tributaria agli studi professionali alle prese in queste giorni, prima che con la scelta del concordato preventivo biennale, a smaltire i pagamenti delle imposte 2024.

Il punto sull’attuazione della riforma fiscale

Con l'ok del consiglio dei ministri al primo decreto correttivo sulle scadenze fiscali e concordato preventivo biennale arrivano "misure di fondamentale importanza per fornire maggiore chiarezza e flessibilità ai contribuenti, facilitando il rispetto delle scadenze fiscali e rendendo più agevole la gestione degli obblighi tributari", afferma il viceministro dell'Economia Maurizio Leo in una nota. "Questo intervento rappresenta un passo significativo verso una maggiore efficienza e semplificazione del sistema fiscale".

Il via libera definitivo del cdm al decreto correttivo, porta ad "un totale di 11 decreti delegati, aggiungendo un ulteriore importante tassello al percorso di riforma del fisco", evidenzia Leo che aggiorna così il conteggio nel percorso dell’attuazione della riforma fiscale. Per il concordato preventivo biennale, conferma Leo, recependo la condizione del Parlamento, viene introdotta un'imposta sostitutiva (flat tax) sul maggior reddito concordato con aliquote variabili dal 10 al 15% in relazione al punteggio ISA ottenuto".Per quanto riguarda il redditometro dunque, come anticipato da ItaliaOggi c’è un ripensamento del meccanismo prendendo di mira le grandi evasioni, gli scostamenti cioè rilevanti tra il reddito dichiarato e gli indici messi a punto dall’amministrazione.

La soglia che dovrebbe essere fissata a 100 mila euro è accompagnata dall’altro caso in cui per ripetere un’ immagine utilizzata dal viceministro Leo l’amministrazione non ha l’anello al naso: quello dell’omessa dichiarazione. Inoltre si depotenzia l’accertamento sintetico. Lo conferma il ministro dell’infrastruttura Matteo Salvini che commenta: «Una grande vittoria grazie alla Lega: Stop al Grande fratello fiscale! Approvato in Cdm il superamento definitivo del redditometro, uno strumento intrusivo di un fisco nemico di cittadini e lavoratori che, da oggi, farà finalmente parte del passato».

Le novità del concordato preventivo biennale

Dall’estensione dei benefici Iva per i soggetti Isa all’esclusione degli accertamenti basati su presunzioni semplici per i forfettari, ecco come cambia il concordato preventivo biennale.

Per l’accesso al concordato si precisa che i debiti tributari o contributivi da prendere in considerazione sono quelli definitivamente accertati o derivanti da atti impositivi non più impugnabili, comunque, inferiori a 5.000 euro. Non rilevano i debiti oggetto di provvedimento di sospensione o di rateazione sino a decadenza dei relativi benefici.

Si chiarisce inoltre che per le imprese è previsto il riporto in avanti delle perdite fiscali conseguite nei periodi oggetto di concordato.

Altra novità arriva per le cause che determinano l’uscita dal concordato. Si riduce dal 50 al 30 per cento la percentuale oltre la quale i minori redditi effettivamente conseguiti, in presenza degli eventi calamitosi previsti dal D.M. 14 giugno 2024, determinano l’uscita dal concordato. Sul fronte dei benefici si estende poi il riconoscimento ai soggetti che aderiscono al concordato preventivo biennale anche dei benefici ISA relativi all’Iva.

Si confermano le riduzione legate alle misure della maggiorazione dell’acconto in caso di differenza positiva tra reddito concordato e dichiarato: dal 15% al 10% ai fini delle imposte sui redditi; dal 12% al 10% per i forfetari; dal 4% al 3% per forfetari start up. Per quanto l’introduzione dell’imposta sostitutiva si prova a rendere lo strumento più accattivante anche per i forfettari con l’introduzione di un’ imposta sostitutiva opzionale sulla differenza tra reddito proposto e reddito conseguito prima del concordato preventivo biennale:per i soggetti ISA:con punteggio tra 8 e 10, pari al 10%; con punteggio tra 6 a (meno) di 8, pari al 12%; con punteggio inferiore a 6, pari al 15%; per i forfetari 10% o 3% per forfetari start up.

In caso di rinnovo, poi, l’imposta sostitutiva si applica sulla differenza, se positiva, tra il reddito effettivo dichiarato nel periodo d’imposta precedente al “nuovo” concordato preventivo biennale e la relativa proposta.L’imposta sostitutiva va versata entro i termini previsti per il versamento del saldo delle imposte sui redditi dovute per il periodo d’imposta in cui si è prodotta l’eccedenza (per la prima volta, entro il 30 giugno 2025) o con la maggiorazione dell’0,4% entro il trentesimo giorno successivo. Introdotte poi due nuove cause di cessazione nell’ipotesi in cui il contribuente dichiari ricavi o compensi superiori del 50% rispetto al limite previsto per l’applicazione degli ISA (circa 7,5 milioni) o del regime forfetario (150 mila euro). Esclusi infine gli accertamenti basati su presunzioni semplici per i soggetti forfettari che aderiscono al concordato preventivo biennale limitatamente ai periodi d’imposta oggetto di concordato.

Rottamazione

Infine il decreto differisce al 15 settembre 2024 il termine per il pagamento della quinta rata della rottamazione quater in scadenza al 31 luglio 2024. È considerato tempestivo il pagamento effettuato con un ritardo non superiore a 5 gg (20 settembre).

Avvisi bonari

Per gli avvisi bonari elaborati dal 1° gennaio 2025 vengono estesi da 30 giorni a 60 giorni i termini per il versamento delle somme richieste a seguito del controllo automatizzato e formale delle dichiarazioni; i termini per fornire chiarimenti e segnalare elementi all’amministrazione finanziaria. Novità anche per il pagamento rateale, cambia il termine per il versamento della prima rata: viene esteso da 30 giorni a 60 giorni dal ricevimento dell’avviso bonario; fissato in 30 giorni dal ricevimento dell’avviso bonario per le somme dovute a seguito della liquidazione dei redditi soggetti a tassazione separata. Razionalizzato a 90 giorni il termine per i versamenti relativi agli avvisi bonari da controllo automatizzato con invito agli intermediari.

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