Nucleare, Pichetto Fratin: a fine 2024 la bozza della legge delega, in Parlamento a inizio 2025
Nucleare, Pichetto Fratin: a fine 2024 la bozza della legge delega, in Parlamento a inizio 2025
Audizione alla Camera il ministro dell'Ambiente e della sicurezza energetica: serve un riordino complessivo della normativa del settore

di redazione Roma 09/10/2024 09:54

"Il primo passo del gruppo di esperti che ha l'obiettivo di riordinare la legislazione del settore dell'energia nucleare è quello di presentare entro la fine del 2024 una bozza di testo per la legge-delega che possa abilitare la produzione da fonte nucleare tramite le nuove tecnologie nucleari sostenibili come gli SMR, AMR e microreattori. Tale disegno di legge-delega sarà quindi sottoposto al vaglio parlamentare nei primi mesi del 2025".

Lo ha detto in audizione alla Camera il ministro dell'Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin. "La delega e i decreti legislativi ad essa legati dovranno necessariamente riguardare anche l'intero sistema di governance, procedendo ad una revisione e a un riordino delle competenze e delle funzioni attualmente esistenti nel Paese", ha aggiunto Fratin precisando che "l'idea è di partire dal Programma nazionale per il nucleare sostenibile, che terrà conto degli esiti della Piattaforma, con cui individuare l'effettivo fabbisogno di energia da fonte nucleare sostenibile a supporto dello sviluppo delle energie rinnovabili, ai fini della decarbonizzazione, anche in termini di competenze da ricostituire e di impegno sulla partecipazione alla ricerca e sviluppo nei progetti nazionali e internazionali".

Il ministro: serve un riordino complessivo della normativa del settore

"Per abilitare la produzione di energia tramite il nuovo nucleare sostenibile serve un riordino complessivo della normativa del settore, integrandola in un quadro unificato", ha ribaditoPichetto Fratin. "Per definire il contesto normativo e il sistema di governance", ha spiegato il ministro, "nel quadro del Piano strutturale di bilancio di medio termine, abbiamo inserito un'apposita delega che prevede l'abilitazione della produzione di energia da fonte nucleare, le necessarie infrastrutture, il potenziamento delle risorse umane, la promozione di partenariati pubblico-privati, l'incentivazione di accordi internazionali e la creazione di un quadro finanziario stabile e sostenibile". Entro la fine del 2024 verrà approntata "una bozza di testo per la legge-delega che possa abilitare la produzione da fonte nucleare tramite le nuove tecnologie nucleari sostenibili come gli Smr, Amr e microreattori", ha sottolineato Pichetto

"A differenza del fotovoltaico e dei sistemi di accumulo elettrochimici, che vedono un dominio a livello industriale da parte della Cina, la tecnologia nucleare sarebbe sviluppata e resa disponibile da Paesi occidentali, Italia inclusa, per via delle grandi capacità industriali già esistenti nel nostro Paese", ha aggiunto il ministro. "Tali capacità nazionali verranno ulteriormente sviluppate e rafforzate nel tempo grazie all'ampia partecipazione delle imprese italiane alla supply chain europea, che si sta organizzando sotto l'egida dell'Alleanza industriale europea sugli Smr", rimarca il ministro.

Decarbonizzazione al 2050 in modo sostenibile

"La grande sfida che ci siamo posti come governo è quella di raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione al 2050 in modo sostenibile, sicuro e competitivo per il nostro Paese. Siamo dell'idea che una transizione sostenibile, sicura e competitiva possa essere traguardata solo abilitando tutte le tecnologie, sia quelle esistenti che quelle future", ha proseguito Pichetto. "Questa posizione di neutralità tecnologica significa quindi valutare, anche ai fini della produzione di idrogeno, la generazione di energia: da fonti rinnovabili, sia programmabili che non programmabili (quindi includendo gli accumuli); da gas con cattura e stoccaggio dell'anidride carbonica; e, in modo scientifico e non ideologico, anche da fonte nucleare. Per questo, nell'aggiornamento del Piano Nazionale Integrato per l'Energia e il Clima (PNIEC), oltre all'orizzonte previsto del 2030, abbiamo guardato anche al 2040 e al 2050", ha osservato ancora il ministro sottolineando che "naturalmente, l'analisi svolta nel Pniec sarà meglio consolidata nella Strategia di Lungo Termine sulla riduzione delle emissioni dei gas a effetto serra, che stiamo aggiornando e la cui finalizzazione è prevista entro il prossimo anno".

Zucconi: meno ideologia, più attenzione alla scienza

“Sulle questioni che riguardano la produzione di energia serve meno ideologia e più attenzione alla scienza. Si tratta di temi su cui le sinistre con approcci ideologici e contraddittori alla fine dicono no a tutto. Da una parte escludono aprioristicamente la possibilità di ricorrere al nucleare, e dall’altra alzano in modo contraddittorio un muro contro le fonti rinnovabili, come sta accadendo con il fotovoltaico e l’eolico in Sardegna". Così Riccardo Zucconi, deputato e responsabile Energia di Fratelli d’Italia, intervenendo in audizione nelle Commissioni riunite Ambiente e Attività produttive della Camera in merito all’indagine conoscitiva sul ruolo dell’energia nucleare nella transizione energetica e nel processo di decarbonizzazione.Sul fronte idroelettrico, poi, non è stato certo il governo Meloni a inserire le concessioni idroelettriche tra i requisiti per accedere alle risorse del Pnrr e, quindi, a esporle alle aste”, ha aggiunto.