Confermata l’agevolazione per l’acquisto della prima casa alle giovani coppie. Sì, ma solo se in programma c'è un matrimonio. A riscrivere il perimetro dei beneficiari del Fondo di garanzia per i mutui under 36 è l’emendamento alla legge di bilancio, ritenuto ammissibile dalla commissione bilancio, a firma dei deputati di FI, Roberto Pella e Francesco Cannizzaro.
Il testo bollinato della manovra 2025 ad oggi prevede una proroga fino al 2027 della garanzia statale sui mutui (in scadenza al 31 dicembre) riconosciuta a tutti gli under 36, ma anche alle giovani coppie unite anche more uxorio, cioè conviventi da almeno due anni e alle famiglie con un solo genitore e figli minorenni.
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Ora, però, tra le proposte di modifica in esame arriva quella di restringere l’agevolazione e di riservare la corsia preferenziale per accedere al Fondo alle «giovani coppie under 30» che abbiano «un progetto di vita finalizzato al matrimonio».
Quindi non solo le coppie devono avere l’intenzione di sposarsi, ma cambia anche il requisito anagrafico: non più coppie dove almeno uno dei due componenti non deve aver compiuto 36 anni, ma giovani coppie sotto i trent'anni.
L'emendamento è adesso sotto esame dalla commissione bilancio che dovrà decidere quali considerare ammissiibili e quali no.
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Prosegue intanto anche l'esame della valanga di emendamenti presenatati (4.511). Sono circa 1.300 le proposte di modifica che sono state dichiarate inammissibili in commissione Bilancio alla Camera per ragioni di estraneità di materia o di coperture. Dalla proroga della sospensione delle multe per i no vax, chiesta dalla Lega, alla riapertura del semestre di silenzio-assenso per conferire il Tfr ai fondi pensione (proposta da FdI e dal partito guidato da Matteo Salvini): Sopravvivono invece il voucher di 1.500 euro per le scuole paritarie (FdI) e la proposta di FI per destinare il fondo mutui prima casa alle coppie under30 che progettano di sposarsi.
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