Chi meno assume, accantonerà più risorse sul salario accessorio. Dopo anni di turnover al 100% nella p.a., la Manovra 2025 torna al passato abbassando il tetto al 75%. Ma introduce un meccanismo flessibile di scambio di quote assunzionali tra enti per soddisfare esigenze peculiari o assumere specifiche professionalità. Non solo. Come detto, chi assume meno di quanto consentito dagli spazi del turnover, e così facendo genera risparmi permanenti, potrà destinare le risorse a incrementare i fondi per il trattamento accessorio del personale, nel limite del 10% del valore di questi ultimi parametrato al livello del 2016. Il turnover al 75% interesserà ministeri, agenzie, enti pubblici non economici, presidenza del consiglio dei ministri e uffici delle magistrature (non saranno invece toccati i magistrati togati così come gli avvocati e i procuratori dello Stato). Il taglio si applicherà solo per l'anno prossimo e solo per gli enti con più di 20 dipendenti a tempo indeterminato. Dal 2026 il turnover tornerà al 100%. Turnover al 75% anche per gli enti territoriali, le regioni e le camere di commercio. In tutti i casi il tetto al turnover si applicherà solo agli enti con più di 20 dipendenti con contratto a tempo indeterminato.