Manovra, scontro sulle tasse tra Meloni e Schlein
Manovra, scontro sulle tasse tra Meloni e Schlein
La premier con un video smentisce le notizie di un aumento delle imposte sulla casa: "Noi le tasse le abbassiamo". La segretaria del Pd: "Mente, aumenterà le accise sul gasolio". Approvate le risoluzioni di maggioranza sul Piano strutturale di bilancio

di Giampiero Di Santo 09/10/2024 17:16

 

"Leggo in queste ore dichiarazioni fantasiose secondo cui il governo vorrebbe aumentare le tasse che gravano sui cittadini: è falso. Questo lo facevano i governi di sinistra, noi le tasse le abbassiamo, come sanno bene i lavoratori dipendenti, le mamme lavoratrici, le partite Iva". Con questa perole, e con un video diffuso tramite social media, la premier Giorgia Meloni ha smentito le notizia di un aumento delle tasse sulla casa. "Allora voglio essere chiara ancora una volta, la cultura politica di questo governo è quella di ridurre le tasse, sostenere le famiglie e sostenere le imprese, non la cultura di gravare ulteriormente sui cittadini". La numero uno di palazzo Chigi ha aggiunto che "nonostante dall'opposizione alcuni vorrebbero l'introduzione di patrimoniali, di ulteriori imposte, noi resteremo fedeli al nostro impegno, che è lavorare per una manovra che rilanci l'economia, migliori la vita degli italiani, senza chiedere loro nuovi sacrifici». Perole che hanno scatenato la reazione della segretaria del Pd, Elly Schlein, che ha replicato. 

Schlein: la premier mente agli italiani e aumenta le accise

"Ce la ricordiamo tutti Meloni davanti al benzinaio a fare i teatrini promettendo che avrebbe tagliato le accise. Spieghi ora al paese questa nuova tassa Meloni. Anche oggi l'abbiamo vista in video mentire a viso aperto al paese", mentre "è scritto qui in un documento approvato dal consiglio dei ministri,  il Piano strutturale di bilancio, alla pagina 116", ha detto Schlein in dichiarazione di voto sul ddl lavoro citando dal Psb "l'allineamento delle aliquote delle accise per diesel e benzina”. 


Le risoluzioni approvate da camera e senato 

La camera dei deputati ha approvato oggi, 9 ottobre, con 183 voti a favore, 118 contrari e 2 astensioni la risoluzione di maggioranza sul piano strutturale di bilancio. Precluso quindi l'esame delle risoluzioni alternative, 5, presentate dalle opposizioni con il parere negativo del governo. L'aula del Senato ha approvato la risoluzione con 95 sì, 66 no e 4 astensioni. Sono stati respinti tre emendamenti. due del Pd e uno di Iv

Giorgetti: invidio i miei colleghi che non hanno il peso del debito

"Affrontiamo ogni manovra con il fardello del debito con i relativi oneri e interessi e io invidio miei colleghi europei che hanno un gravame pari alla metà ha detto in aula il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti. "Quando io come un mantra continuo a ripetere prudenza, responsabilità e cautela, qualcuno dice 'questo ha il disco rotto': no, non è un disco rotto perché io voglio costruire una credibilità a questo governo e a questo paese che ci permetta, come ci ha permesso, di abbassare lo spread sul debito pubblico italiano di 100 punti base. Quando andremo tra qualche giorno a fare le scelte in materia di legge di bilancio, abbiamo bisogno di guardare lungo, anche alle nuove generazioni. Ribadisco qui che c'è un'evidente correlazione tra demografia e crescita del Pil", ha aggiunto: "Un paese come il nostro che decresce, perdiamo 300mila-400 milia cittadini italiani ogni anno, non puoi immaginare una crescita al 3, 4 o 5%". 

Ieri, 8 ottobre, l'intervento del ministro in commissioni Bilancio riunite   

Le guerre aumentano le incertezze sull'andamento dei conti italiani. "La revisione delle stime trimestrali annuali da parte di Istat, pur elevando di molto il livello del Pil in termini nominali e reali, hanno comportato una correzione meccanica al ribasso della crescita acquisita per il 2024 che rende più difficile il conseguimento di una variazione annuale del Pil reale dell'1% per l'anno in corso". Lo ha detto il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti in audizione alle commissioni Bilancio riunite di Camera e Senato sul Piano strutturale di bilancio (Psb). "I nuovi dati trimestrali, pur avendo un probabile impatto sulla lettura finale del 2024, non suscitano preoccupazioni per gli anni seguenti", ha aggiunto, ritenendo "probabile una successiva revisione al rialzo del 2023 e della prima parte del 2024, anche alla luce di un'occupazione superiore alle stime; la revisione non ha impatto sul Pil nominale che l'aggregato rilevante per la finanza pubblica. Segnalo che le stime del deficit sono legate al monitoraggio, quindi non cambiano in modo significativo gli aggregati di finanza pubblica", ha aggiunto, giudicando che i dati mostrano "una tenuta dell'economia".

“Siamo in un momento caratterizzato da tendenze contrastanti: da un lato c’è un andamento delle variabili economiche in linea con le attese, con il mercato del lavoro e i saldi di finanza pubblica più favorevoli delle previsioni” dall’altro “l’allargamento dei conflitti sta alimentando l’incertezza”, ha detto il ministro. Il Psb è un documento "ambizioso ma realistico", la cui "presentazione avviene in un momento con tendenze contrastanti. La stabilità delle finanze pubbliche e' un elemento di grande rilevanza in questo contesto", ha aggiunto. Il Piano strutturale di bilancio "non lascia indietro nessuno", ha detto il ministro definendo il documento "ambizioso, realistico e prudente". Il Piano ha detto "è finalizzato a favorire la crescita", oltreche' a salvaguardare i conti pubblici: "Il piano delinea un quadro di finanza pubblica che porta ad una stabile riduzione dello stock del debito pubblico e dei relativi oneri, che è una necessità ineludibile".

Nella manovra 2025 ci saranno le risorse per il rinnovo del contratto della Pa e per la sanità pubblica

 "La prossima manovra di bilancio si baserà sia sugli spazi di bilancio disponibili, sia sul riferimento di adeguate coperture", ha detto Giorgetti. "In primo luogo la manovra di bilancio, che presenteremo nelle prossime settimane, fornirà le risorse necessarie a confermare gli interventi ritenuti prioritari, tra questi rientrano soprattutto le misure necessarie per rendere strutturali gli effetti del taglio del cuneo fiscale sul lavoro e l'accorpamento delle aliquote Irpef su tre scaglioni, giàin vigore per l'anno in corso, e quelle interamente finalizzate a favorire la natalità e il sostegno alle famiglie piu' numerose". Giorgetti ha inoltre annunciato che la manovra stanzierà le risorse anche per il rinnovo del contratto della Pa e che il Governo considera "necessario incrementare i fondi alla sanità pubblica, la spesa sanitaria quindi crescerà a un tasso superiore a quello fissato per l'aggregato obiettivo della spesa netta".

Tra le azioni di riforma previste Psb per "rendere il sistema fiscale più efficiente", c'è anche "l'aggiornamento degli archivi catastali che dovrà includere le proprietà ad oggi non censite e valori catastali rivisti per quegli immobili che hanno conseguito un miglioramento strutturale, a seguito di interventi di riqualificazione finanziati in tutto o in parte da fondi pubblici".