È stato eseguito un sequestro da 18 milioni di euro nei confronti di Daniele Migani, consulente finanziario con base in Svizzera che operava in modo abusivo in Italia.
Tra le presunte vittime del broker, anche personaggi di spicco come la cantante e produttrice Caterina Caselli e il designer di auto Giorgetto Giugiaro, che da solo avrebbe perso 12,5 milioni di euro, oltre ad altri imprenditori di vari settori, tra cui farmaceutico e moda.
Questo è quanto emerge dall’indagine condotta dal nucleo speciale di polizia valutaria della Guardia di finanza. Il sequestro è stato eseguito dalla Guardia di Finanza. Il broker è indagato, con altri, per truffa, abusivismo finanziario e reati fiscali.
Le indagini della Guardia di Finanza
Il sequestro di 18 milioni di euro riguarda un soggetto residente in Svizzera, fondatore di un gruppo societario e amministratore di alcune società svizzere.
Sono nove in tutto gli indagati, come si legge nel decreto firmato dalla gip Teresa De Pascale. Da Migani, fondatore del gruppo XY ed amministratore unico (dal 18 giugno 2013) della società XY SA e (dal 2014) della società XY EOS Ticino SA, a dirigenti e collaboratori di queste società. “Svolgevano servizi ed attività di investimento o di gestione collettiva del risparmio – le accuse contestate –, nonché offrivano, promuovevano e collocavano fuori sede, anche mediante tecniche di comunicazione a distanza, prodotti o strumenti finanziari, servizi o attività di investimento, generando un profitto illecito pari ad € 17.765.617,71”.
Il modus operandi. “Il soggetto in questione ha ideato un sistema societario sofisticato, appositamente creato per collocare in Italia diversi prodotti finanziari, senza le necessarie autorizzazioni per operare sul territorio” si legge nella nota della Gdf. “Il sistema operava attraverso una rete di agenti che agivano in Italia, proponendo i prodotti principalmente a imprenditori del Nord Italia con ingenti patrimoni mobiliari. Durante il processo di acquisizione dei clienti, veniva presentata l'attività come legittima e regolarmente autorizzata in Italia, mascherando la natura abusiva delle operazioni”.
Le vittime scelte in base al reddito
Dal decreto del gip emerge che le vittime dovevano appartenere a precisi target: famiglie con patrimonio netto ultra elevato, aziende con asset finanziari di oltre 200 milioni di dollari oppure governi che necessitavano di consulenza strategica per fondi pubblici da oltre 100 miliardi di dollari.
Tra le vittime, come emerge dal decreto di sequestro, compaiono figure note come la cantante e produttrice discografica Caterina Caselli, il figlio ed ex presidente della Siae Filippo Nicola Sugar e una serie di imprenditori. Oltre al designer di auto Giorgetto Giugiaro. A loro venivano illustrati i “prodotti finanziari”, in genere “diverse tipologie di prodotti finanziari a basso rischio”. In realtà però si trattava di “investimenti di natura estremamente rischiosa, tanto da condurre i clienti a perdere rilevante parte dei capitali investiti”.
Le ipotesi di reato
Le autorità contestano diverse ipotesi di reato nei confronti dell'individuo e della rete di agenti coinvolti:
Truffa: Per aver ingannato i clienti attraverso la falsa rappresentazione della legittimità dell’attività finanziaria.
Attività finanziaria abusiva: Per aver svolto attività di consulenza e vendita di prodotti finanziari in Italia senza le necessarie autorizzazioni.
Omessa dichiarazione dei redditi: Perché l'amministratore del gruppo societario, insieme alla rete di agenti, ha gestito attività imprenditoriali in Italia senza dichiarare correttamente i redditi derivanti da tali operazioni.
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