Produzioni tv, boom di Groenlandia che ha firmato la serie sugli 883
Produzioni tv, boom di Groenlandia che ha firmato la serie sugli 883
La casa di produzione è ai vertici delle classifiche. Il 2023 chiuso con 117 milioni di euro di ricavi e risultato netto da 10 milioni

di di Claudio Plazzotta 07/11/2024 14:22

Pochi mesi fa la società di produzione Groenlandia, fondata nel 2014 dai registi Matteo Rovere e Sydney Sibilia e dal 2022 controllata dal gruppo Banijay al 51%, ha approvato un bilancio di esercizio 2023 con quasi 10 milioni di euro di utili. Un risultato talmente positivo che l’assemblea dei soci ha deciso di staccare cinque milioni di euro di dividendi: 2,55 milioni di euro per Banijay, e un assegno da 1.255.000 euro a ciascuno dei due registi.

E l’impressione è che non saranno gli ultimi assegni milionari incassati da Rovere e Sibilia. Tenuto conto che, proprio in questi giorni, le serie da loro prodotte e dirette stanno sbancando su tutte le piattaforme. Ad esempio, la seconda stagione de La legge di Lidia Poët (diretta da Rovere) è nella top10 mondiale dei prodotti più visti su Netflix; la prima stagione de Hanno ucciso l’Uomo Ragno-La leggendaria storia degli 883 (diretta da Sibilia nei primi due episodi) ha battuto i record di ascolti degli ultimi anni su Sky; infine, pure Qui non è Hollywood, dedicata all’omicidio di Sarah Scazzi ad Avetrana, è ai vertici mondiali di Disney+.

Tre successi clamorosi (e c’è pure la serie Antonia, dallo scorso marzo su Prime Video, a dimostrazione di una straordinaria capacità di lavorare un po’ per tutti) che mettono quindi Groenlandia nell’empireo delle case di produzione più importanti in Italia.

I conti dello scorso anno

Tanto per dare qualche numero, la società ha chiuso il 2023 con un valore della produzione di 117,4 milioni di euro, in netta crescita rispetto agli 87,8 milioni del 2022. Tra le principali voci di ricavo, ecco 38,47 milioni di euro per la produzione esecutiva di quattro film, tre serie tv e quattro documentari; 36,3 milioni di euro di tax credit; 1,3 milioni di altri contributi; 16 milioni di euro per la cessione di diritti; 15,1 milioni per il riaddebito di costi per co-produzioni; 4,7 milioni per la realizzazione di campagne pubblicitarie (è loro, ad esempio, quella con testimonial Paulo Dybala per il film Venom in questi giorni al cinema) e di documentari.

Il margine operativo lordo del 2023 è arrivato a 22,2 milioni di euro, con un risultato netto di 9,79 milioni di euro (5,97 milioni nel 2022) per un patrimonio netto a quota 20 milioni di euro (15,2 mln nel 2022).

Nove nuovi film e serie in lavorazione

In passato Groenlandia può vantare tra i suoi successi più importanti i film della saga di Smetto quando voglio, e poi Il primo re, Moglie e marito, Veloce come il vento, Marylin ha gli occhi neri, Il campione, L’incredibile storia dell’Isola delle Rose, La belva o Mixed by Erry. E le serie Romulus, Supersex o la prima stagione di Lidia Poët.

Da inizio 2024 ci sono già nove film pronti o in lavorazione, mentre per quanto riguarda la serialità sono cominciate le riprese di Maschi veri, nuova serie comedy in otto puntate che uscirà su Netflix nel 2025 con protagonisti Maurizio Lastrico, Matteo Martari, Francesco Montanari e Pietro Sermonti. Indiscrezioni parlano poi di un’altra serialità girata in Romagna, ambientata nel campionato italiano automobilistico Gran Turismo e con protagonista Luca Argentero. Titolo provvisorio: MotorValley. Infine, arriveranno quasi certamente nuove stagioni sia per Lidia Poët, sia per la storia del gruppo musicale degli 883.

Di Groenlandia fanno parte pure la casa di produzione Ascent Film, fondata nel 2003 da Andrea Paris e acquisita nel 2008, e la divisione Lynn, nata nel 2021 e interamente dedicata alla produzione di progetti a regia femminile.