Corsia preferenziale nei procedimenti di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) per le richieste provenienti da progetti di impianti di produzione di energia considerati “prioritari”, come idrogeno, installazioni solari a terra e agrivoltaiche da almeno 50 MW di potenza; installazioni eoliche a terra da almeno 70 MW. Stop alle nuove concessioni petrolifere a terra e in mare, ma paletti rimossi per l’estrazione di gas naturale entro le 12 miglia dalle coste.
Questi alcuni dei temi che vengono affrontati nel cosiddetto Decreto Ambiente, proposto dal ministro dell'ambiente e della sicurezza energetica (Mase), Pochetto Fratin, che viene approvato oggi in consiglio dei ministri. All'ordine del giorno del cdm convocato alle 11 a palazzo Chigi, c'è infatti il decreto legge 'Disposizioni urgenti per la tutela ambientale del Paese, la razionalizzazione dei procedimenti di valutazione e autorizzazione ambientale, la promozione dell'economia circolare, l'attuazione di interventi in materia di bonifiche di siti contaminati e dissesto idrogeologico'.
Il testo, la cui bozza conta 13 articoli, interviene a più livelli sul TUA, il Testo Unico Ambiente che racchiude le principali norme in materia di tutela ambientale e gestione dei rifiuti. L’operazione di riforma era stata lanciata ufficialmente a febbraio 2024 dal Mase con la creazione di una commissione di esperti.
Tra le misure del decreto, la riduzione dei i tempi per le valutazioni della Commissione Pniec-Pnrr e si introduce la possibilità che il Gestore dei Servizi Energetici (GSE) offra il proprio supporto alla Commissioni tecniche
Sul tavolo anche uno schema di Dpr, il 'Regolamento per la disciplina delle modalità di accesso alla qualifica iniziale, del percorso di formazione iniziale, della progressione in carriera, dell'aggiornamento professionale, della formazione specialistica e della regolazione dell'attività libero professionale dei funzionari della carriera dei medici del Corpo di polizia penitenziaria'.