Bonus di Natale, ecco come chiedere la compensazione al Fisco
Bonus di Natale, ecco come chiedere la compensazione al Fisco
Ok ai codici tributo per la restituzione in F24 ai sostituti di imposta che erogheranno i 100 euro. Risoluzione delle Entrate rende operativa la misura che punta a oltre 4 mln di contribuenti

di di Cristina Bartelli 14/11/2024 18:55

Il bonus di Natale scalda i motori. Pronto il codice tributo per la compensazione dei 100 euro erogati dai sostituti di imposta nella prossima tredicesima. Si tratta per i modelli F24 del codice tributo: “1703” denominato “Credito maturato dai sostituti d’imposta per l’erogazione del bonus ai lavoratori dipendenti - articolo 2-bis del decreto legge 9 agosto 2024, n. 113” e per il modello F24 “Enti pubblici” (F24 EP): del codice “174E” denominato “Credito maturato dai sostituti d’imposta per l’erogazione del bonus ai lavoratori dipendenti - articolo 2-bis del decreto legge 9 agosto 2024, n. 113”.

A fissarli la risoluzione 54/E del 13 novembre 2024 dell’ Agenzia delle entrate.

La norma dei 100 euro nella tredicesima

La disposizione del dl 113/2024 all’articolo 2 bis riconosce per il solo 2024 l’indennità di 100 euro netti, rapportata al periodo di lavoro, a favore dei lavoratori dipendenti che si trovano in particolari condizioni economiche e familiari. In particolare, riporta FiscoOggi, il comma 4 dell’articolo 2-bis prevede che i sostituti d’imposta riconoscano l’indennità unitamente alla tredicesima mensilità ai lavoratori che ne facciano richiesta. I sostituti d’imposta, a loro volta, recuperano le somme erogate sotto forma di credito d’imposta, che possono utilizzare in compensazione a partire dal giorno successivo all’erogazione in busta paga dell’indennità.

Le indicazioni di prassi sull’erogazione del bonus sono state fornite dalla stessa Agenzia con la circolare 19 del 10 ottobre 2024.

La novità in arrivo

Un quadro destinato comunque a essere rivisto almeno alla luce della novità appena approvata in consiglio dei ministri il 12 novembre 2024. Con una accelerazione è stato previsto nel provvedimento di riapertura dei termini sul concordato preventivo fiscale di ampliare l’erogazione del bonus anche a coloro che hanno figli ma non coniugi familiari a carico.

Inoltre il provvedimento chiarisce che l’indennità non spetta al lavoratore dipendente coniugato o convivente, il cui coniuge, non legalmente ed effettivamente separato, o convivente sia beneficiario della stessa indennità. Insomma il bonus non può essere preso due volte. Inoltre la procedura di richiesta a cura del lavoratore che possegga i requisiti risulta semplificata è eliminata infatti l’indicazione del codice fiscale del coniuge e dei figli.

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Per il 2024 il costo di questo ampliamento è stato quantificato in 224,7 milioni di euro che saranno finanziate dalle entrate derivanti dalla riapertura del concordato preventivo biennale.

In attesa però di quantificare tali somma è specificato che si provvede con una destinazione da stanziamenti del ministero dell’economia.

Il viceministro dell’economia Maurizio Leo dalla sua pagina Facebook ha quantificato che si arriverà a toccare oltre 4,5 mln di contribuenti: «Nel dettaglio è ampliata la platea dei contribuenti che percepiranno il bonus di 100 euro a Natale. Passeremo da poco più di un milione di contribuenti ad oltre quattro milioni e mezzo. Viene di fatto eliminato il requisito di avere il coniuge a carico e dunque per avere il bonus basterà avere almeno un figlio a carico. Si tratta di una ulteriore spinta per i consumi natalizi», auspica il viceministro, «un aiuto in più ai lavoratori e ai contribuenti in un momento particolare dell’anno, quando le spese familiari tendono ad aumentare.

Un’ulteriore azione del governo a sostegno dei lavoratori. Questo intervento si affianca infatti ad altre agevolazioni già messe in atto, come la riduzione dell’IRPEF e del cuneo fiscale, per sostenere le famiglie e promuovere una maggiore crescita economica», conclude Leo.

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