Per la tutela del marchio, è decisiva la sua percezione da parte dei consumatori.
È questo il principio espresso dal Tribunale dell’Unione Europea in due sentenze del 13 novembre 2024, con le quali sono stati ritenuti privi di carattere distintivo l’ovale blu e giallo utilizzato come etichetta sulle banane Chiquita e lo slogan “Russian warship, go f**k yourself”, simbolo della resistenza ucraina contro l’aggressione russa. Secondo il Tribunale, un marchio può godere di protezione solo quando è distintivo: ciò accade quando il segno viene percepito dal pubblico di riferimento come indicatore dell’origine commerciale del prodotto o servizio contraddistinto.
L’ovale di Chiquita
Con sentenza resa nel caso T-426/23, il Tribunale ha respinto il ricorso presentato dalla Chiquita Brands contro la decisione dell’Ufficio dell’Ue per la proprietà intellettuale (EUIPO) di nullità del marchio figurativo costituito da un ovale blu e giallo per i prodotti “frutta fresca”.
Secondo il Tribunale, la combinazione della forma ovale e dei colori giallo e blu non è sufficiente a conferire carattere distintivo al segno per due ragioni: la prima è che si tratta di una figura geometrica semplice, priva di elementi facilmente e immediatamente memorizzabili dal consumatore; la seconda è che il blu e il giallo sono colori primari e il loro mero accostamento difficilmente verrà ricordato dal pubblico di riferimento.
Nella valutazione del carattere distintivo, il Tribunale ha inoltre valorizzato l’analisi dei fattori propri del caso di specie e ha concluso che la forma del marchio contestato, apposta sui frutti freschi, non sarebbe in grado di attirare l’attenzione del pubblico, ma sarebbe percepita come mero elemento decorativo, considerato che le etichette ovali sono comunemente utilizzate nel settore delle banane.
Il Tribunale ha poi escluso che il marchio avesse acquisito capacità distintiva tramite l’uso nel territorio dell’UE. In particolare, è stata negata rilevanza alle prove relative all’uso del segno contestato unitamente ad elementi figurativi o verbali, tra cui la parola “chiquita”. Inoltre, è stato attribuito uno scarso valore probatorio ai documenti relativi all’uso del marchio in quattro Stati membri dell’UE e nel Regno Unito, perché non sarebbero rappresentativi della percezione dell’uso del segno da parte dell’intero pubblico di riferimento.
Lo slogan ucraino
Nella causa T-82/24, il Tribunale ha confermato la decisione dell’EUIPO di rifiuto della domanda di registrazione come marchio del segno espresso sia in lingua russa che inglese “Russian warship, go f**k yourself”. Si tratta del grido di guerra emesso da una guardia di frontiera ucraina sull’Isola dei serpenti il 24 febbraio 2022, primo giorno dell’invasione russa su larga scala dell’Ucraina.
Secondo il Tribunale, il marchio richiesto è divenuto molto rapidamente uno dei simboli della lotta ucraina contro l’occupazione russa e, tenuto conto dell’ampiezza della copertura mediatica di tale evento, la frase è associata a questo momento storico, ben noto al consumatore medio dell’Unione. Pertanto, il segno sarebbe inteso dal pubblico unicamente come messaggio politico.
Il Tribunale ha precisato che il carattere distintivo di un marchio deve essere valutato anche in funzione della percezione che ne ha il pubblico di riferimento e lo slogan in esame non sarebbe in grado di indicare la provenienza dei prodotti o servizi da una determinata impresa.
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