Bonus Natale, si amplia la platea
Bonus Natale, si amplia la platea
100 euro in tredicesima anche a chi non ha il coniuge a carico. In arrivo una norma nel decreto legge concordato e che diventerà emendamento del governo al decreto fisco

di Cristina Bartelli 12/11/2024 16:26

Bonus di Natale più ampio, per poter ottenere il bonus di 100 euro in busta paga non è necessario avere il coniuge a carico. In arrivo una norma nel decreto legge concordato e che diventerà emendamento del governo al decreto legge fisco (dl 155/24) all’esame della commissione bilancio del senato relatore Dario Damiani (FI) che ricomprenderà nei beneficiari anche coloro che hanno figli a carico, anche senza coniuge a carico. Sempre però con reddito massimo di 28.000 euro. Non solo, i primi interventi del governo al decreto fisco si occuperanno anche di protezione civile e dell’innesto al testo del decreto legge che contiene sia il bonus Natale rivisto sia la riapertura dei termini del concordato.

Si sono tenuti gli incontri tra maggioranza, governo e opposizione per una disamina tra gli emendamenti inammissibili di quelli che avrebbero potuto essere ripescati o ripensati, con ulteriore scrematura sulle correzioni. L'obiettivo è sveltire il procedimento, e per questo si cerca di ridurre il numero delle proposte di modifica per approfondire quelle ritenute prioritarie. L'indicazione ai gruppi sarebbe quella di elencare gli emendamenti segnalati entro mercoledì.

I nuovi beneficiari del bonus Natale

La novità fiscale del governo riguarda dunque il perimetro dei beneficiari del bonus natale, i 100 euro che potranno arrivare in busta paga con la condizione di avere una famiglia con almeno un figlio e un reddito massimo lordo di 28 mila euro.
L’emendamento punterebbe a estendere l'una tantum di 100 euro in arrivo con le tredicesime e destinata ai lavoratori dipendenti con reddito non superiore a 28mila euro anche con coniuge e almeno un figlio fiscalmente a carico, oppure in nuclei monogenitoriali con un figlio a carico anche a chi ha figli a carico, senza coniuge a carico.

Il costo dell’emendameno è di 400 mln di euro.

Acconti a rate

Ieri sono stati espunti anche gli emendamenti per inserire criptovalute e rimesse in denaro con money transfer nel calcolo dell'Isee e la proposta sulla tassazione delle plusvalenze da cessioni di immobili per cui è stato fruito il superbonus.

Passa invece la proposta in tema fiscale degli acconti a rate nella doppia versione a firma di Massimiliano Romeo (Lega) sia per i soggetti Isa sia per coloro che dichiarano ricavi o compensi di ammontare non superiore a centosettantamila. In entrambi i casi è previsto che il secondo acconto 2024 può essere versato o entro il 16 gennaio o frazionato in rate, la misura si applica non solo alle tasse ma anche ai contributi.
Le rate, nel caso dei soggetti Isa, sono dovute mensilmente di pari importo, a decorrere dal mese di gennaio, aventi scadenza il giorno 16 di ciascun mese, senza applicazione di interessi. Nel secondo caso, invece, sono dovuti gli interessi.

Cartolarizzazione dei crediti

A firma Massimo Garavaglia (Lega) passa anche l’emendamento che prevede una cartolarizzazione a società partecipata dallo stato dei crediti giacenti nel magazzino di Agenzia delle entrate Riscossione per poi procedere alla collocazione degli stessi sul mercato.
L’emendamento prevede anche per i ruoli che saranno oggetto di discarico a far data dal primo gennaio 2025 l’individuazione di un operatore pubblico specializzato nel recupero crediti con funzione di master servicer, il quale può a sua volta avvalersi di uno o più operatori con funzione di special servicer, previa corresponsione, da parte del master servicer, di un’ anticipazione sui futuri incassi pari al 10 per cento del valore
nominale dei crediti affidati.

rirpoduzione riservata