Commissione europea, slitta a martedì il voto dei sei vicepresidenti
Commissione europea, slitta a martedì il voto dei sei vicepresidenti
Sono due le ipotesi che circolano a Bruxelles: togliere la vicepresidenza esecutiva a qualcuno dei sei o lo scacco matto ungherese

di di Giorgia Pacione Di Bello 13/11/2024 19:12

Peggio di una riunione di condominio. Al Parlamento europeo è il momento dei veti incrociati, tanto che le grandi case politiche non hanno ancora raggiunto una quadra sui sei vicepresidenti. Il risultato è l’ennesimo rinvio del voto sul pacchetto dei vicepresidenti europei voluto dalla presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen. L’unica certezza, secondo quanto apprende ItaliaOggi, è che martedì 19 novembre si chiuderà definitivamente la trattiva in Ue.

Le due ipotesi

A Bruxelles sono due le ipotesi che circolano in queste ore:

  • La prima, togliere una vicepresidenza esecutiva, per sbloccare le votazioni. La candidata designata potrebbe dunque essere la spagnola Teresa Ribera, indicata come futura commissaria per la concorrenza e vicepresidente per la transizione pulita, equa e competitiva. Fitto sarebbe escluso da questa possibile punizione, visto che la sinistra in Ue vorrebbe proprio vedere tolta la vicepresidenza. Cosa che non potrà mai accadere visto che il nome dell’italiano e il suo incarino sono legati a doppio filo rosso ad una trattativa tra Von der Leyen e Giorgia Meloni.
  • La seconda ipotesi prevede invece uno scacco matto all’Ue con il commissario nominato ungherese, Oliver Varhelty, che dopo essersi sottoposto all’audizione principale di tre ore, più ulteriori domande il giorno successivo, decide, in accordo con il premier, Victor Orbán, di abbandonare. Questo bloccherebbe l’Ue per ben due mesi visto che ci vorrebbe, poi, il tempo tecnico per scegliere un nuovo commissario.

Entrambe le soluzioni di cui si parla a Bruxelles sono inusuali come lo è anche il voto a pacchetto previsto per i sei vicepresidenti europei. Irregolarità anche a livello di tempistiche, visto che formalmente si sarebbe già dovuto avere un responso sulla prossima squadra europea.

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