Motta, dolci stellati e accessibili
Motta, dolci stellati e accessibili
Il brand premium del gruppo Bauli presenta la collaborazione con Bruno Barbieri. Il direttore marketing Casaura: campagna imponente come negli anni 90

di di Elena Galli 25/10/2024 02:00

L’obiettivo è quello annunciato lo scorso agosto, quando è stato presentato il riposizionamento del gruppo dolciario veronese: raggiungere il miliardo di euro di ricavi entro il 2030, attraverso «marchi forti e differenziati». Ora Bauli è pronto a giocare il suo asso nella manica, ovvero quello che è diventato il suo brand premium: Motta. «Non una premium classica», ovvero non soltanto ingredienti selezionati, un packaging più curato e altri elementi scontati. «Ma una nuova categoria: quella dell’affordable luxury nel bakery, dell’esperienza stellata accessibile», ha spiegato mercoledì sera a Milano, nella cornice di palazzo Clerici, Luca Casaura, group chief marketing officer del gruppo Bauli.

Una strategia focalizzata sull’innovazione e orientata alla creazione di valore

Una chiara e precisa strategia di portafoglio orientata alla creazione di valore e focalizzata sull’innovazione: di prodotto, di categoria, geografica (con il proposito di «aumentare fortemente il peso dell’export soprattutto in tre mercati: Uk, Usa e Germania») e di canale, con il fuori-casa che «ora è un obiettivo strategico», attraverso «nuovi prodotti specifici» in arrivo prossimamente. «Rendere più premium Motta è stata una scelta coraggiosa», ha continuato Casaura, poiché «premium non era esattamente la storia recente del marchio. Ed è stato coraggioso anche scegliere Barbieri (Bruno, ndr). Ci si rivolge a pasticcieri, di solito, ma in questo caso i pasticcieri siamo noi».

Con Bruno Barbieri una collaborazione pluriennale

Con lo chef stellato, il brand ha avviato una collaborazione «pluriennale», i cui primi risultati sono stati presentati l’altra sera, all’interno di teche, nella Galleria Grande di palazzo Clerici, affrescata dal Tiepolo. «Merendine e biscotti, già a scaffale. E ora cinque panettoni e tre pandori», ha precisato Casaura. «Tutta la linea è nuova»: dalla «versione rivisitata del Mottino, la prima merenda industriale di Motta», ai biscotti Krumiri (classici e con gocce di cioccolato) e Bucamou (il Bucaneve di Doria, altro brand del Gruppo Bauli, «è il biscotto preferito da Barbieri e abbiamo dovuto insistere per farglielo rivisitare», ha raccontato Casaura), dalle Offelle alle Melighe e alla Danese. «Un lavoro complesso e difficile», ha sottolineato Barbieri, «perché Bauli non ha scelto un pasticciere ma uno chef. Il mondo della pasticceria è fatto di formule e regole. Invece nella cucina non vi sono regole ma c’è solo estro. Per Motta ho cercato ingredienti in giro per il mondo. In ogni prodotto c’è un segreto di Bruno Barbieri, cose dal mio mondo, che non è quello della pasticceria ma quello della cucina. Ci ho voluto mettere la faccia, il mio impegno, il mio lavoro».

Alla serata, che ha visto la partecipazione di Ornella Vanoni, erano presenti anche il presidente, Michele Bauli e l’a.d. del gruppo, Fabio Di Giammarco. «Siamo orgogliosi di questa collaborazione con Bruno Barbieri, chef dalla carriera stellata che incarna perfettamente il nostro impegno nel coniugare l’eccellenza gastronomica italiana con l’arte pasticcera di Motta, simbolo della tradizione dolciaria del nostro paese», ha commentato Michele Bauli. «Siamo fieri di tornare a Milano, culla del panettone, per presentare la nuova identità di un marchio che, pur rispettando la sua ricca storia, guarda con determinazione al futuro», ha dichiarato Di Giammarco.

La nuova campagna al via il 27 ottobre. Lo spot on air dal 2 novembre

Intanto è in partenza (il 27 ottobre) la nuova campagna di Motta, mentre il 2 novembre sarà on air lo spot-manifesto del rilancio del brand. Una «campagna imponente, massiccia, da anni novanta come livelli» e multicanale, ha precisato Casaura. Il 6 dicembre si accenderà l’albero Motta in piazza della Scala, seguiranno poi altre iniziative importanti per il Natale a Milano, tra cui la personalizzazione di alcune stazioni del metrò. «Motta è tornato con al centro l’innovazione. Questo storico marchio ha inventato la Colomba e il panettone come lo mangiamo oggi, la prima e la seconda merenda industriale in Italia, Mottino e Buondì. E oggi inventa una nuova categoria con un aiuto prezioso, che è quello di Bruno Barbieri», ha concluso Casaura.

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