Aumentano gli stipendi dei medici in formazione specialistica, con incrementi più elevati per alcune specializzazioni che scontano da tempo mancanza di personale. Crescono le indennità di medici, operatori del pronto soccorso, veterinari, infermieri e altre professioni sanitarie e socio-sanitarie. Cinquanta milioni all’anno per aggiornare i Lea, fondi alle regioni più virtuose sulle liste d’attesa e tre milioni di euro all’anno per il supporto psicologico nelle carceri. Queste le principali misure in ambito sanitario contenute nella legge di bilancio 2025, che nella maggior parte dei casi rappresentano interventi strutturali nel tempo.
Formazione specialistica
Diventa realtà, quindi, il desiderata del ministro della salute Orazio Schillaci, che da un paio d’anni sostiene la necessità di aumentare le retribuzioni dei medici in formazione specialistica per rendere più attrattivo il lavoro nel Ssn, soprattutto nei settori che scontano elevati tassi di carenza di personale. La manovra, quindi, sancisce che a partire dall’anno accademico 2025-2026 la parte fissa del trattamento economico è aumentata per tutte le specializzazioni del 5%, mentre la parte variabile cresce del 50% per le seguenti specializzazioni: anatomia patologica, anestesia rianimazione, terapia intensiva e del dolore, audiologia e foniatria, chirurgia generale, chirurgia toracica, farmacologia e tossicologia clinica, genetica medica, geriatria, igiene e medicina preventiva, malattie infettive e tropicali, medicina di comunità e delle cure primarie, medicina d'emergenza-urgenza, medicina e cure palliative, medicina interna, medicina nucleare, microbiologia e virologia, nefrologia, patologia clinica e biochimica clinica, radioterapia, statistica sanitaria e biometria. Stanziati 120 milioni di euro all’anno a partire dal 2026. Come spiegato nella relazione tecnica, gli attuali contratti di formazione specialistica per il 1° e 2°anno di corso passano da 25.000 euro annui a 26.135 euro ovvero a 27.285 euro per le specializzazioni sopra indicate e i contratti per il 3°, 4°e 5°anno di corso passano da 26.000 euro annui a 27.135 ovvero a 28.785 per le specializzazioni sopra indicate.
Indennità
Aumentano, come detto, anche le indennità dei vari professionisti sanitari. Si parte con il personale della dirigenza medica e del comparto sanità operante nei servizi di pronto soccorso, i cui limiti di spesa legati all’indennità specifica aumenteranno di 50 milioni di euro all’anno nel 2025 e di ulteriori 50 milioni a partire dal 2026. Per tutti gli anni, è prevista la seguente suddivisione: 35 milioni di euro per il personale del comparto sanità, 15 milioni per la dirigenza medica. A questo si accompagna la crescita dell’indennità di specifica medico-veterinaria, con 50 milioni nel 2025 e ben 327 milioni all’anno a partire dal 2026. Per la dirigenza sanitaria non medica, gli aumenti sono invece limitati a 5,5 milioni di euro all’anno a partire dal 2025.
Agli infermieri saranno garantiti 35 milioni per l’anno prossimo e 285 milioni all’anno a partire dal 2026, mentre per le professioni sanitarie della riabilitazione, della prevenzione, tecnico-sanitarie e di ostetrica, gli assistenti sociali e gli operatori socio-sanitari, i limiti saranno incrementati di 15 milioni nel 2025 e di 150 milioni all’anno dal 2026.
Lea e carceri
Oltre alle misure in tema di personale, la manovra prevede anche uno stanziamento legato ai Lea, i Livelli essenziali di assistenza, anche nell’ottica dell’attuazione della recente legge sulle liste d’attesa (in questi giorni in discussione al Senato). Per aggiornare i Lea, come detto, saranno stanziati 50 milioni di euro all’anno dal 2025.
Infine, è previsto un investimento di tre milioni di euro all’anno per garantire la presenza di psicologi negli istituti penitenziari.
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