In un solo anno sono stati sequestrati circa 86 milioni di articoli contraffatti nell’UE, per un valore superiore ai 2 miliardi di euro e un volume d’affari stimato nel 5,8% del commercio europeo. È quanto emerge dal rapporto congiunto dell'EUIPO e dell'Europol presentato oggi a Madrid in occasione della Conferenza sulla criminalità nel settore della proprietà intellettuale (PI).
A rischio la salute dei cittadini, con un mercato illegale che comprende anche prodotti farmaceutici, pesticidi e materiali tossici per le persone e per l’ambiente. Colpito anche il settore agroalimentare: in Italia e Spagna, un’operazione dei Carabinieri e della Guardia Civil ha portato all’arresto di 11 persone che trafficavano ingenti quantità di olio d’oliva falsificato. Il prosciutto crudo prodotto in Danimarca veniva venduto con il marchio "Made in Italy".
Lo studio evidenzia che, sebbene i consumatori siano attratti da prodotti a basso costo, le loro decisioni inavvertitamente sostengono una serie di altri reati gravi, tra cui la criminalità informatica, il riciclaggio di denaro e persino i reati ambientali.
"Quando i consumatori scelgono prodotti contraffatti o acquistano prodotti contraffatti a causa di indicazioni ingannevoli, non solo stanno ricevendo prodotti di qualità inferiore, ma stanno anche contribuendo a un’economia sommersa che mina le imprese legittime e alimenta altre attività criminali. È essenziale comprendere il costo reale dei prodotti contraffatti, un costo che va al di là del prezzo fisso e che incide sul benessere della nostra società", ha dichiarato João Negrão, Direttore esecutivo dell’EUIPO.