Nuovo codice appalti, il Consiglio dei ministri approva il dl correttivo
Nuovo codice appalti, il Consiglio dei ministri approva il dl correttivo
Si introducono specifici criteri per l'affidamento dei contratti relativi ai servizi di ingegneria e architettura e degli altri servizi di natura tecnica e intellettuale di importo pari o superiore a 140.000 euro. Premi e le penali applicabili agli operatori economici, rispettivamente, per le accelerazioni o i ritardi

22/10/2024 11:28

Il Consiglio dei ministri ha approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo che introduce disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo relativo al Codice dei contratti pubblici con l'obiettivo di razionalizzare e semplificare la disciplina recata dal vigente codice dei contratti pubblici.

Si chiariscono i termini di applicabilità della legge sull'equo compenso al settore dei contratti pubblici, in modo da operare un bilanciamento tra gli interessi. In tale ottica, si introducono specifici criteri per l'affidamento dei contratti relativi ai servizi di ingegneria e architettura e degli altri servizi di natura tecnica e intellettuale di importo pari o superiore a 140.000 euro. Inoltre, le stazioni appaltanti procedono all'aggiudicazione dei predetti contratti sulla base del criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa, individuata sulla base del miglior rapporto qualità/prezzo.

Sono stabiliti i criteri e le modalità per l'individuazione del contratto collettivo di lavoro applicabile e per la presentazione e la verifica della dichiarazione di equivalenza delle tutele.

In tema di digitalizzazione, si apportano modifiche volte a favorire, accelerare e semplificare, tra le altre cose, l'alimentazione del fascicolo virtuale dell'operatore economico. Si definiscono nuove modalità di individuazione degli indici sintetici grazie ai quali commisurare e parametrare l'incremento degli importi contrattuali

In tema di esecuzione dei contratti di appalto si apportano modifiche alla disciplina riguardante i premi e le penali applicabili agli operatori economici, rispettivamente, per le accelerazioni o i ritardi.