Mimit, in 9 mesi 2.357 applicazioni nuove norme anticontraffazione
Mimit, in 9 mesi 2.357 applicazioni nuove norme anticontraffazione
Nel primo semestre 2024 sono quasi 9.000 le operazioni di sequestro effettuate. Più di 2.700 gli interventi operati dalla Guardia di Finanza e oltre 4.000 quelli dell’Agenzia delle Dogane e dei Mono. Il Rapporto Cnalcis, realizzato dalla Direzione Generale per la Proprietà Industriale – Ufficio Italiano Brevetti e Marchi del Mimit

22/10/2024 09:44

A nove mesi dall’entrata in vigore della Legge “Made in Italy”, sono 2.357 i casi concreti di applicazione delle nuove disposizioni normative anticontraffazione. Nello specifico, circa 100 sono i casi in cui è stata applicata la previsione relativa alla distruzione delle merci contraffatte sequestrate e oltre 2.200 i casi di applicazione delle nuove sanzioni pecuniarie, incrementate rispetto al passato.

Relativamente alle azioni di enforcement, nel primo semestre 2024 sono quasi 9.000 le operazioni di sequestro effettuate. In particolare, sono stati più di 2.700 gli interventi operati dalla Guardia di Finanza e oltre 4.000 quelli dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Il Servizio Analisi Criminale del Ministero dell’Interno ha rilevato oltre 400 sequestri di beni a marchio contraffatto effettuati da Polizia di Stato, Carabinieri e Polizia Locale.

È quanto emerge dal Rapporto Cnalcis, realizzato dalla Direzione Generale per la Proprietà Industriale – Ufficio Italiano Brevetti e Marchi del Mimit, sulle attività svolte per la lotta alla contraffazione dalle amministrazioni competenti. I dati sono stati presentati in occasione dell'avvio della nona edizione della Settimana Anticontraffazione 2024.

Urso: si stringe la morsa sulla contraffazione

“Con la nuova normativa di stringe la morsa sul grave fenomeno della contraffazione. Siamo sulla strada giusta ma non dobbiamo mollare. Crescono infatti i rischi con la diffusione delle nuove tecnologie e dell’e-commerce, per questo massima attenzione a tutela del Made in Italy, priorità del nostro governo", ha affermato il ministro Urso.

Nella Legge, infatti, sono state introdotte misure per la protezione dei marchi e delle eccellenze italiane, tramite il potenziamento delle sanzioni e l'ampliamento degli strumenti a disposizione delle autorità competenti.

A livello settoriale, prosegue il rapporto, l’agroalimentare è stato interessato da circa 300 interventi del MASAF-ICQRF e 35 dei Carabinieri (Comando per la Tutela Agroalimentare), di cui 26 a marchio tutelato DOP e IGP, 7 per privative vegetali e 2 relativi a Made in Italy. La tutela della salute ha visto, da parte dei Carabinieri – NAS, quasi 200 oscurazioni di siti web che vendevano prodotti sanitari falsi. Sono 1.200 le operazioni svolte, infine, dai Carabinieri per la tutela del patrimonio culturale.

Importante anche l’impegno istituzionale per prevenire e contrastare la diffusione del mercato del falso online: 7 sono le piattaforme web con cui si è consolidata la rete di collaborazione pubblico-privata, con la condivisione di intenti comuni per azioni e strumenti di rimedio.

Numerose le azioni per sensibilizzare i consumatori, soprattutto i giovani: oltre 3.000 gli studenti coinvolti quest’anno nella quarta edizione della “Giornata della Lotta alla Contraffazione per gli Studenti”; varie le attività formative svolte, anche grazie a webinar, per raggiungere il maggior numero di persone; 2 campagne anticontraffazione e 6 eventi durante la Settimana Anticontraffazione 2024.

Altro target centrale nelle azioni per la tutela, anche all’estero, della Proprietà Industriale sono le imprese: la Linea Diretta Anticontraffazione dedicata ha raccolto 447 segnalazioni di possibili violazioni dei diritti di Proprietà Industriale.

Anche per il 2023, l’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi del MIMIT ha elaborato nel database IPERICO oltre 500 mila dati, pervenuti dalle diverse banche dati delle autorità italiane di enforcement. Le principali evidenze emerse per il 2023 registrano che le categorie merceologiche maggiormente sequestrate per contraffazione sono state l’abbigliamento (43,2%), gli accessori per abbigliamento (23%) e le calzature (10,5%), tutti settori storicamente colpiti dal business illegale e che rappresentano alcune tra le produzioni di eccellenza della manifattura e del Made in Italy. Quanto alla provenienza degli articoli falsi, risulta prevalere la Cina, seguita da Turchia, Marocco e Pakistan.

Tra il 2008 e il 2023, sono stati quasi 241 mila i sequestri e 699,5 milioni i pezzi contraffatti sequestrati, per un valore economico stimato della merce sequestrata di oltre 6,14 miliardi di euro sottratti al circuito illegale.