"Tra le istituzioni e all'interno delle istituzioni la collaborazione, la ricerca di punti comuni, la condivisione delle scelte sono essenziali per il loro buon funzionamento e per il servizio da rendere alla comunità". Lo ha affermato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel corso del suo discorso di saluto al Festival delle Regioni e delle Province autonome a Bari.
"Vi sono, in particolare, dei momenti nella vita di ogni istituzione in cui non è possibile limitarsi ad affermare la propria visione delle cose - approfondendo solchi e contrapposizioni - ma occorre saper esercitare capacità di mediazione e di sintesi. Questo è parte essenziale della vita democratica poiché le istituzioni appartengono e rispondono all'intera collettività e tutti devono potersi riconoscere in esse".
Desidero ribadire l'apprezzamento per quell'intesa che pone in evidenza la centralità della cooperazione istituzionale per le Regioni e le Province autonome che consente loro - rileva ancora - di essere voce ancor piu' autorevole e ascoltata", ha concluso il capo dello Stato.
La nomina del nuovo giudice costituzionale in stallo
Il 29 ottobre il Parlamento dovrà rivotare la nomina di un nuovo giudice costituzionale e, dopo un'impasse trascinatasi con otto inutili scrutini, non si profila ancora un'intesa tra forze di governo e opposizioni. Il muro contro muro si è alzato sul nome di Francesco Saverio Marini, "padre" del premierato e consigliere giuridico della premier Giorgia Meloni, che ha finora tentato d'imporlo a quel ruolo. Presto si avrà dunque una partita a quattro che, nella logica di Mattarella, dovrebbe indurre i partiti a cercare "mediazioni e sintesi".