Il destino politico della Moldavia è in bilico dopo le votazioni per il referendum che deciderà se il futuro del Paese è nell'Unione Europea o ancora nell'orbita della Russia.
Nel fine settimana si sono tenute due distinte elezioni nell'ex repubblica sovietica: una è stata quella presidenziale che vede la presidente in carica e pro-europeo Maia Sandu affrontare il suo rivale euroscettico, Alexandr Stoianoglo. La seconda e quella più attesa è il referendum sull'opportunità di rendere il perseguimento dell'adesione all'Unione Europea un obiettivo nazionale, sancito dalla Costituzione del Paese.
Una sottile maggioranza del 50,16% degli elettori ha risposto "sì", secondo un conteggio provvisorio del 98,56% dei voti, riporta la Commissione elettorale della Moldavia.
Il governo moldavo ha accusato la Russia di aver condotto una campagna di "acquisto di voti" per influenzare i risultati delle elezioni presidenziali a favore del candidato filo-russo e del no al referendum sull'Ue, in quanto intenzionata a mantenere l'influenza su quella che considera la sua sfera d'influenza.
"Gruppi criminali, che lavorano con forze straniere ostili ai nostri interessi nazionali, hanno attaccato il nostro Paese con decine di milioni di euro, menzogne e propaganda, utilizzando i mezzi più vergognosi per mantenere la nostra nazione intrappolata nell'incertezza e nell'instabilità", scrive la presidente in carica Maia Sandu in un post su X. "Abbiamo prove evidenti che questi gruppi criminali miravano a comprare 300.000 voti, una frode di dimensioni senza precedenti. Il loro obiettivo era quello di minare un processo democratico. Il loro intento è quello di diffondere paura e panico nella società", aggiunge la presidente.
Il Partito d'Azione e Solidarietà di Sandu non ha ancora presentato prove a sostegno delle sue accuse. Diversi funzionari moldavi hanno affermato, nel periodo precedente alle votazioni di domenica, che dietro lo schema di compravendita dei voti ci fosse la Russia. Dal canto syuo Mosca nega ogni presunta interferenza nel processo elettorale in Moldavia. "Respingiamo categoricamente queste accuse", dichiara il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. "Non interferiamo negli affari interni di altri Paesi", aggiunge.
Il 3 novembre il ballottaggio Sandu-Stoianoglo per la Presidenza
Il Presidente della Moldavia sarà deciso il 3 novembre al ballottaggio. Maia Sandu, Presidente uscente, europeista, ha ottenuto al primo turno
il 36% dei voti. Alexandr Stoianoglo, filo russo, ha avuto il 29%, più del previsto.