Detrazioni fiscali con tre tetti da 8mila, 6mila e 4mila euro. Sono queste le tre soglie di spese sostenute (ad esempio sanitarie, di ristrutturazione, veterinarie) superate le quali i contribuenti non potranno beneficiare qualora rientrino nelle fasce di reddito, rispettivamente, fino a 50mila euro, tra 50mila e 100mila euro e oltre 100mila euro (fino ai 240mila, soglia oltre la quale le detrazioni sono azzerate). Il tutto però senza effetto sul monte delle detrazioni già in corso (si pensi alle quote delle detrazioni sui lavori di ristrutturazione), perché i nuovi tetti, congegnati per la legge bilancio 2025, opereranno sulle nuove detrazioni maturate dal prossimo 1° gennaio. I mutui per la prima casa saranno esclusi da questa riperimetrazione. Altra condizione su cui si giocherà il dentro-fuori le soglie è quella del quoziente familiare. Il tutto per rispondere alla convinzione del governo che le famiglie numerose, in prospettiva, hanno più costi e spese rispetto a chi è single. Detto questo, la rimodulazione delle spese fiscali porterà nelle casse dello stato poco più di un miliardo di euro in risparmio. Resta l’azzeramento delle detrazioni per chi ha redditi oltre i 240mila euro, come accennato; mentre, va verso l’eliminazione la disposizione per cui chi guadagna oltre 50mila euro lordi ha una franchigia d’ingresso alle detrazioni di 250 euro. Per i parametri del quoziente familiare si prenderanno quelli indicati dall’articolo 9 Decreto-legge 18 novembre 2022, n. 176.
I limiti alle detrazioni
I limiti alle detrazioni, dunque, saranno tre in corrispondenza di altrettante classi di reddito di riferimento: il primo limite sarà di 8mila euro, per redditi di riferimento fino a 50mila euro; il secondo di 6mila euro, per redditi di riferimento oltre 50mila e fino a 100mila euro; terzo e ultimo di 4mila euro, per redditi di riferimento oltre 100mila euro. I limiti sono fissi e immodificabili. A ciascun contribuente se ne applicherà uno soltanto dei tre: quello individuato dal suo “reddito di riferimento”.
Come individuare il limite
Per capire quale limite si applicherà alle proprie detrazioni, pertanto, è necessario individuare il “reddito di riferimento”. Tal è, in breve, il reddito complessivo del nucleo familiare “corretto” dal (questa è novità assoluta) “quoziente familiare”. Valgono le seguenti definizioni: “reddito complessivo familiare” (RCF) : somma dei redditi del contribuente, dell’eventuale coniuge (o parte di unione civile) e di eventuali altri familiari carico fiscale, figli inclusi; “quoziente familiare” (QF) : coefficiente (cioè numero) che può assumere uno dei seguenti valori in base alla composizione del nucleo familiare: 1; 1,5; 2; 2,5; 3 o 4 (si veda tabella); “reddito di riferimento” (RR): reddito complessivo familiare (come sopra calcolato) diviso “quoziente familiare”; in formula: RR=RCF/NP.
Un esempio di calcolo
Si prenda il caso di un contribuente che ha un reddito di 25.000 euro, nel cui nucleo familiare sia presente il coniuge, con reddito di 11.000 euro, e un figlio senza redditi, quindi a carico fiscale. Ecco il calcolo del reddito di riferimento: reddito complessivo familiare = 25.000 (reddito contribuente) + 11.000 (reddito coniuge) = 36.000 (RCF); quoziente familiare = 1 (contribuente) + 1 (coniuge) + 0,5 (figlio, ossia un familiare) = 2,5 (QF); reddito di riferimento: 36.000 (RCF) / 2,5 (QF) = 14.400 euro.
Il reddito di riferimento (14.400) si colloca nello scaglione più basso (cioè quello fino a 50mila euro), per cui il limite alle detrazioni per l’ipotetico contribuente sarà 8mila euro.
La griglia dei redditi
In tabella in pagina sono indicati i limiti di “reddito complessivo familiare” (quello che risulta dalla CU, dal 730 o Redditi) che individuano i diversi limiti alle detrazioni, in base alla composizione del nucleo familiare. La griglia dei valori va da un minimo di 50mila euro — riferito al contribuente sigle (tetto detrazioni: 8mila euro) — a un massimo di 400mila euro — riferito a un nucleo familiare con entrambi i coniugi e almeno tre familiari a carico (tetto detrazioni: 4mila euro). Dunque, 400mila euro andrà a rappresentare, in base al nuovo sistema del quoziente familiare, il nuovo limite di reddito oltre il quale non spetterà più alcuna detrazione.
riproduzione riservata