Medicina, addio alla lotteria dei quiz
Medicina, addio alla lotteria dei quiz
La Commissione istruzione del Senato ha approvato il ddl che consente ai maturandi di iscriversi liberamente al primo anno senza nessuno sbarramento in ingresso. L’esame si farà dopo.

di di Alessandra Ricciardi 17/10/2024 02:00

La lotteria dei quiz per entrare a medicina è destinata a finire. Ma non tutti gli aspiranti medici potranno coronare il loro sogno, anche se supereranno gli esami previsti dalla riforma. La Commissione istruzione del Senato ha approvato il ddl as 915 e collegati sull’accesso ai corsi di laurea magistrale in medicina e chirurgia che consente ai maturandi di iscriversi liberamente al primo anno senza nessuno sbarramento in ingresso. Una battaglia della Lega che è divenuta di tutta la maggioranza e che la ministra dell’università Anna Maria Bernini saluta come “un passo storico”.

Accesso libero

Tutti i diplomati che lo vorranno potranno frequentare il primo semestre delle facoltà di medicina e chirurgia sostenendo esami di base dell’area biomedica, farmaceutica e sanitaria. Superarli però non significherà conquistarsi il diritto a poter proseguire gli studi: in base ai voti conseguiti agli esami del primo semestre, e ai crediti pregressi (ma su questo aspetto si attendono i chiarimenti che arriveranno con apposito decreto delegato dal ministero dell’università entro 12 mesi dall’entrata in vigore della legge), le matricole saranno inserite in una graduatoria nazionale.

Entrata in vigore ballerina

Proseguiranno gli studi solo gli studenti che per la loro posizione rientreranno nel contingente autorizzato a livello nazionale. Una scelta, questa, dettata dalla necessità di garantire alle università condizioni di sostenibilità finanziaria e operativa. Ci sarà chi dunque proseguirà con il secondo semestre e chi dovrà invece ripiegare su uno dei corsi affini o su un altro corso ancora, senza perdere i crediti maturati. Si prevedono anche corsi di orientamento da farsi già negli ultimi anni delle superiori in collaborazione con gli ordini professionali.

Il ddl dovrà andare alla Camera per il secondo via libera. C’è inoltre la fase attuativa, e uno dei decreti dovrà chiarire anche il ruolo delle università telematiche. L’entrata in vigore dal 2025/2026 non è scontata.

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