Il bonus fiscale per le ristrutturazioni edilizie si divide. Dal primo gennaio 2025 l’aliquota del 50% resterà per i lavori attinenti le prime case mentre per le seconde case l’aliquota seguirà il percorso tracciato in una norma del dl 30/2024 (quello dell’ultima stretta sul Superbonus, articolo 9 bis comma 8 del dl 39/2024, legge di conversione 67/2024) del 36%.
Mentre secondo quanto ItaliaOggi è in grado di anticipare nel comporre la legge di bilancio si va verso la proroga di un altro anno della maxi deduzione del 120% sull’assunzione dei lavoratori che ha sostituito l’agevolazione Ace (aiuto alla crescita economica) e che per determinate categorie di assunzione può arrivare anche al 130% dello sconto fiscale.
Bnous casa al 50% per le prime abitazioni
A ufficializzare le intenzioni del governo per la prossima legge di bilancio, il viceministro Maurizio Leo intervenuto a un convegno a Milano: «Potremmo ritornare a una detrazione sul 50% per la prima casa: Dobbiamo agevolare coloro che vogliono usufruire del cosiddetto bonus edilizio. Senza prendere impegni e compatibilmente con le risorse- ha sottolineato- penso che si potrebbe tornare al 50% per la prima casa".
Gli anticipi di cassa in arrivo
Leo è intervenuto anche sui lavori legati all’individuazione dei settori su cui si applicheranno i cosidetti anticipi di cassa previsti dal decreto legge di prossima approvazione: «Ci sono diverse soluzioni, ci stiamo lavorando con, banche e imprese dobbiamo trovare una soluzione che sia equilibrata che porti gettito alle casse erariali. Quanto all'ammontare del gettito, «ancora lo stiamo calibrando bene perché dobbiamo verificare le altre risorse che dobbiamo reperire».
A chi gli chiede se saranno incluse le imprese energetiche ribatte invece che "per il momento non se ne parla".
Le accise allineate e non incrementate
Sempre per il capitolo manovra il ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti ha voluto precisare che: «Nel Psb (Piano strutturale di bilancio) abbiamo scritto, e chi vuole può andarselo a leggere, che allineeremo le accise di gasolio e benzina. Lo dobbiamo fare per impegni europei e l'Europa. Non abbiamo scritto incrementiamo ma allineiamo-, perché ridurremo le accise sulle benzina e aumenteremo quelle sul gasolio, ma gradualmente, con un impatto che praticamente non sarà nemmeno percepibile».
Per quanto riguarda, infine, il taglio alle spese di ministeri e enti pubblici Leo dà un assist a Giorgetti: «“Sicuramente ci sarà un dialogo, perché il ministro Giorgetti e il governo hanno sempre dialogato sia con i ministeri, dove i tagli saranno valutati anche con loro, sia con gli enti locali. È un discorso che si dovrà fare ma con una forma collaborativa e di dialogo».
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