Il ministero della Difesa ha smentito oggi 11 ottobre la notizia di un nuovo attacco israeliano, il terzo, alle basi Unifil di stanza in Libano. Guido Crosetto, titolare del dicastero di via XX Settembre, ha però ribadito che qualsiasi nuovo tentativo di Israele di costringere i militari italiani della forza di interposizione Onu a lasciare il paese dei Cedri, non avrà esito.
Crosetto, non ci sposteremo mai con la forza. Pretendo rispetto da Israele
«Non saremo mai noi che ci sposteremo perché qualcuno, con la forza, ci dice di spostarci», ha spiegato Crosetto. «Noi siamo lì e ci rimaniamo con la forza del mandato delle Nazioni Unite. Ieri ho risposto a Israele, che ci chiedeva di spostarci, che l’Italia non prende ordini da nessuno. Pretendo da Israele il rispetto dovuto a una nazione amica impegnata in una missione di pace. La prossima volta, rispondiamo?».
L'Ue: inaccettabili gli attacchi. Londra "inorridita"
In precedenza il portavoce dell’Ue per la Politica estera, Peter Stano, aveva dichiarato che "la missione Unifil è molto importante, vi partecipano 16 Stati membri dell'Unione europea con i loro soldati e come ha detto l'Alto rappresentante per la Politica estera e la sicurezza, Josep Borrell, ma anche il presidente del consiglio europeo, Charles Michel, gli attacchi sono inaccettabili». Parole alle quali hanno fatto eco quelle del premier briutannico Keir Starmer, che si è detto "inorridito per le notizie di attacchi deliberati delle forze israeliane al contingente Unifil dell’Onu".