La costruzione di nuove case crolla ai livelli del 2020, anno del Covid. Cala anche la superficie utile abitabile delle case. Lo certifica l'Istat aggiungendo che l'edilizia non residenziale è in controtendenza, in crescita del 6,1% nel 2° triemstre dell'anno, rispetto ai 3 mesi precedenti.
Nel secondo trimestre 2024, sulla base delle autorizzazioni riguardanti il comparto residenziale, si stima una consistente diminuzione congiunturale sia del numero di abitazioni (-9,5%) sia della superficie utile abitabile (-7,7%), al netto dei fattori stagionali. L'edilizia non residenziale registra una crescita del 6,1% rispetto al trimestre precedente.
Livelli più bassi del 3° trimestre del 2020
Nel secondo trimestre dell'anno, il settore residenziale registra, in termini congiunturali, una forte diminuzione, che porta il numero di abitazioni e la superficie utile ai livelli più bassi dal 3° trimestre del 2020. Il settore non residenziale, al contrario, risulta in crescita dopo un 1° trimestre negativo. Rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente, il secondo trimestre 2024 registra un calo di tutti i comparti dell'edilizia, più marcato per il settore residenziale. Nel secondo trimestre dell'anno, la stima del numero di abitazioni dei nuovi fabbricati residenziali, al netto della stagionalità, è pari a 12.896 unità; la superficie utile abitabile si attesta poco al di sotto degli 1,12 milioni di metri quadrati, mentre quella non residenziale è di circa 2,70 milioni di metri quadrati.
Nel trimestre in esame, il settore residenziale evidenzia un calo sia del numero di abitazioni (-7,5%) sia della superficie utile abitabile (-5,3%), rispetto al secondo trimestre 2023. La superficie dei fabbricati non residenziali, nel secondo trimestre dell'anno diminuisce dello 0,9% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.