Il fuoco israeliano contro le forze di pace costituisce "una violazione del diritto umanitario internazionale". Lo ha detto il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, in merito agli attacchi di Israele contro la missione di peacekeeping dell'Onu nel Libano meridionale, l'Unifil, che hanno causato diversi feriti tra ieri e oggi. Gli attacchi israeliani contro le forze di pace sono "intollerabili" e "non devono ripetersi", ha sottolineato Guterres.
Ieri, 10 ottobre, l'esercito di Israele ha sparato su una delle basi italiane lungo la linea di demarcazione con il Libano. Lo riferiscono fonti dell'intelligence militare libanese, secondo cui Israele ha aperto il fuoco contro la base UNP 1-31 sulla collina di Labbune, nell'area di responsabilità del contingente italiano. Secondo le fonti locali, dopo che un drone israeliano ha ripetutamente sorvolato la base, i colpi israeliani hanno preso di mira l'ingresso del bunker dove sono rifugiati i soldati italiani. Nell'attacco, affermano le fonti, sono stati danneggiati i sistemi di comunicazione tra la base e il comando Unifil a Naqura. Il ministro della Difesa Guido Crosetto ha convocato l'ambasciatore di Israele in Italia e il colloquio, alle 15 di oggi, è tutt'ora in corso
Almeno due feriti tra i caschi blu del quartier generale Unifil
Ci sono almeno due feriti tra i caschi blu del quartier generale di Unifil, la missione Onu schierata nel sud del Libano, a Naqura, presa di mira dall'esercito israeliano. Lo riferiscono fonti della sicurezza militare libanese. Secondo queste ultime, due caschi blu di nazionalità indonesiana sono rimasti feriti dopo che un carro armato israeliano ha sparato contro una torretta di osservazione della base. La torre è stata centrata e i due militari Onu sono precipitati a terra. Le loro condizioni non sono gravi, riferiscono fonti mediche locali.
Crosetto: incidente intollerabile, ma il personale del contingente italiano è in sicurezza
Dopo il colloquio con l'ambasciatore israeliano, Crosetto ha spiegato che "questi incidenti sono intollerabili, devono essere accuratamente e decisamente evitati. Per tali motivi ho protestato con il ministro della Difesa israeliano e con l'ambasciatore di Israele in Italia. Stamane ho trasmesso una comunicazione formale alle Nazioni Unite per ribadire l'inaccettabilità di quanto sta accadendo nel Sud del Libano e per assicurare la piena e costruttiva collaborazione dell'Italia a tutte le iniziative militari volte a favorire una de-escalation della situazione e il ripristino del diritto internazionale. La sicurezza dei militari italiani schierati in Libano rimane una priorità assoluta per me e per tutto il governo italiano, affinchè i paecekeeper italiani continuino la loro opera di mediazione e di sostegno alla Pace e alla stabilità del Libano e dell'intera regione". Crosetto ha aggiunto che ieri 9 ottobre "in serata, militari regolari dell'Idf avevano neutralizzato alcuni componenti del sistema di video sorveglianza della base 1-31, il sistema di illuminazione e un ripetitore radio della base 1-32A con il tiro di armi portatili. Stamattina, poi, alcuni colpi di armi portatili hanno colpito l'interno della base 1-31, su cui è seguito il sorvolo di un drone. La situazione è attualmente sotto controllo, il personale è in sicurezza".