Cooperative, Urso: nella manovra un collegato per riformare le coop
Cooperative, Urso: nella manovra un collegato per riformare le coop
"Per dare un riconoscimento alle nuove forme di cooperazione che si stanno affiancando alle cooperative tradizionali, come quelle energetiche o di comunità”, ha detto il ministro delle imprese e del made in Italy durante un tavolo di confronto con Legacoop e i suoi associati che si è svolto al Cnel. Gamberini (Legacoop): fondamentale affrontare la questione della fiscalità

di Redazione Roma 09/10/2024 18:42

“Nella legge di bilancio di quest’anno presenteremo un disegno di legge delega collegato alla manovra, volto a riformare il sistema cooperativo italiano. Siamo consapevoli che, rispetto a 20 anni fa, quando avvenne l’ultimo riordino del settore, molte cose sono cambiate. Per questo è necessario un nuovo testo di razionalizzazione che, pur partendo dall’attuale impianto, introduca nuovi elementi, come il riconoscimento e la promozione di nuove forme di cooperazione che si stanno affiancando alle cooperative tradizionali, come quelle energetiche o di comunità”. Così il ministro delle imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, durante il tavolo di confronto con Legacoop e i suoi associati, intitolato “Dinamiche Industriali e Imprenditorialità cooperativa: le sfide del sistema Italia”, che si è svolto a Roma nella sede del Cnel. Urso ha illustrato al mondo delle coop le linee guida della riforma delle Amministrazioni Straordinarie e della vigilanza sulle società cooperative e fiduciarie, che sarà presentata come disegno di legge collegato alla prossima Legge di Bilancio.

"Un riordino atteso da oltre 20 anni dal settore, che mira alla razionalizzazione e alla sistemazione dell’impianto normativo, adeguandolo all’attuale contesto economico e sociale. La riforma, che sarà oggetto di un apposito tavolo di confronto con le Associazioni di rappresentanza del sistema, sarà volta ad agevolare il coordinamento e la collaborazione tra Pubblica Amministrazione e il mondo cooperativo, migliorando così il funzionamento dell’intero settore", ha spiegato il ministro.

Nel corso del suo intervento, Urso ha inoltre evidenziato le attività che il ministero delle Imprese e del Made in Italy ha messo in campo a favore del comparto, a partire dal contrasto alla falsa cooperazione che ha permesso di eliminare dal Registro delle imprese oltre 20mila cooperative non operative, ottimizzando il sistema di vigilanza e rendendo più efficiente il regime giuridico e finanziario delle società. La sistematizzazione dell’attività di vigilanza ha permesso controlli sempre più incisivi, con campagne mirate sulle cooperative sociali e agricole per contrastare fenomeni come, ad esempio, il caporalato.

“In questi due anni – ha proseguito Urso – abbiamo lavorato per preservare e rafforzare il sistema cooperativo italiano. Nonostante un contesto europeo di crescita debole, l’Italia ha registrato performance migliori rispetto a Francia e Germania, e questo grazie al nostro sistema di imprese e cooperative”.

Il Ministro ha poi ricordato il sostegno alla digitalizzazione e su sollecitazione delle imprese presenti ha promesso che sarà presentato un emendamento al prossimo Ddl sulla concorrenza che andrà a definire il rapporto tra emettitori di buoni pasto e aziende private.  “Vi garantisco - ha concluso - che continueremo a lavorare insieme per promuovere un movimento cooperativo forte e innovativo, capace di affrontare le sfide del futuro”.

All’incontro organizzato da Consenso Europa, hanno partecipato realtà associative, consorzi e cooperative che si sono confrontati con il Ministro ed i dirigenti del Mimit presenti.

Gamberini (Legacoop): fondamentale affrontare la questione della fiscalità, che incide sulla possibilità di incentivare lo sviluppo cooperativo

“Il mondo della cooperazione – ha dichiarato Simone Gamberini, Presidente di Legacoop – è certamente un attore positivo e fondamentale nel tessuto industriale italiano, con imprese cooperative leader nei loro rispettivi settori. Tuttavia, è necessario mettere queste realtà nelle condizioni di operare al meglio”.

Gamberini, dopo aver ringraziato il Ministro per la sua disponibilità a confrontarsi sulle proposte avanzate dalle centrali cooperative, ha sollevato una serie di temi rilevanti per le cooperative, tra cui la revisione dei prezzi nell’edilizia e nei servizi, il rapporto tra pubblico e privato in ottica Pnrr, la riforma della vigilanza e lo sviluppo dell’industria 5.0, il sostegno ai Workers Buyout, la legge sulle PMI, le industrie culturali e creative. “Inoltre – ha aggiunto – è fondamentale affrontare la questione della fiscalità, che incide sulla possibilità di incentivare lo sviluppo cooperativo e porterà a un aumento della pressione fiscale sulle cooperative del 17%”.

Padrone di casa il presidente del Cnel Renato Brunetta che ha portato il suo saluto all’apertura del tavolo: “il mondo cooperativo deve avere l’orgoglio di rappresentare non un pezzo di archeologia sociale ma il futuro. Non un residuo del passato, non qualcosa di complementare, ma un modello di modernità che può e deve tornare ad essere un punto importante di riferimento. In ragione dei cambiamenti legati alle nuove tecnologie e alle grandi trasformazioni in atto, quella energetica, quella demografica, quella del mercato del lavoro. Un modello che incorpora in sé trasparenza, merito e produttività”.