Visco: l'impatto della pandemia sarà molto ampio e profondo. Ma la Banca d'Italia è pronta a tutto
Visco: l'impatto della pandemia sarà molto ampio e profondo. Ma la Banca d'Italia è pronta a tutto
Lo assicura il governatore nella relazione all'assemblea dei partecipanti al capitale di Bankitalia, che nel 2019 ha registrato utile netto di 8,2 miliardi di euro, due miliardi in più rispetto al precedente esercizio

31/03/2020 11:02

L'impatto della pandemia di coronavirus "sul sistema economico-finanziario sarà di proporzioni molto ampie e profonde". Ma la Banca d'Italia è pronta a "esplorare tutte le opzioni" per aiutare l'economia ad affrontare l'emergenza. Lo assicura il governatore Ignazio Visco, sottolineando che "nell'ambito del nostro mandato siamo disposti ad aumentare il volume degli acquisti (di titoli pubblici, ndr), a modificarne la composizione e a esplorare tutte le possibili opzioni per sostenere l'economia in questa fase di acuta difficoltà". "Si è anche deciso - spiega Visco nella relazione all'assemblea dei partecipanti al capitale di Bankitalia - di considerare la possibilità di rivedere i limiti che ci eravamo imposti in passato nello svolgimento di queste operazioni, nella misura necessaria a rendere gli interventi proporzionati ai rischi da affrontare. Non si tollereranno impedimenti tali da compromettere l'efficace trasmissione della politica monetaria".
Intanto nel 2019 la Banca d'Italia mostra un risultato netto da record. "Il bilancio sottoposto alla vostra approvazione - sottolinea Visco nella relazione - presenta un utile netto di 8,2 miliardi di euro, due miliardi in più rispetto al precedente esercizio".
Bankitalia propone di attribuire ai partecipanti un dividendo di importo uguale a quello degli ultimi anni: 340 milioni, pari al 4,5% del capitale.
Anche quest'anno la posta speciale sarebbe alimentata per 40 milioni, raggiungendo così 160 milioni.
In base allo statuto, alle quote eccedenti il 3% del capitale non spettano diritti economici. Le somme effettivamente erogate ai partecipanti ammonterebbero, pertanto, a 251 milioni di euro. I dividendi relativi alle quote eccedenti, pari a circa 89 milioni, sarebbero imputati alla riserva ordinaria.