Venezia, arrivano gli aiuti: venti milioni per gli interventi più urgenti
Venezia, arrivano gli aiuti: venti milioni per gli interventi più urgenti
Terminato a Palazzo Chigi il consiglio dei ministri straordinario per la dichiarazione dello stato di emergenza. il premier Conte:. 5 mila euro per i cittadini colpiti dall'acqua alta, 20.000 per gli esercizi comerciali, Stanziati 17 milioni per l'emergenza in provincia di Alessandria del 21 e 22 ottobre

di Giampiero Di Santo 14/11/2019 19:03

 

E' terminata a palazzo Chigi la riunione straordinaria del consiglio dei ministri chiamata a decretare lo stato di emergenza nel Veneto colpito dal maltempo e dall'eccezionale acqua alta che con 187 centimetri ha raggiunto il livello più alto mai toccato con l'eccezione del 1966, quando i centimetri furono 194. Oggi sono state decise le prime misure, come ha annunciato il premier con un tweet: "Deliberato lo stato di emergenza per #Venezia. Stanziati 20 mln, i primi fondi per gli interventi più urgenti, a sostegno della città e della popolazione. Al lavoro per il piano per gli indennizzi a privati e commercianti e per rifinanziare la legge speciale per Venezia", si legge nel testo pubblicato dal premier. Suona però un po' beffardo il comunicato di palazzo Chigi che a proposito dell'ordine del giorno della riunione aggiunge che è sul tavolo anche la decretazione dello stato di emergenza per la provincia di Alessandria, colpita però dall'alluvione non oggi né ieri, ma il 21 e 22 ottobre scorsi, cioè circa tre settimane orsono. Stato di emergenza per il quale comunque sono stati stanziati 17 milioni. Certo è che i tempi, come al solito, sono la vera croce di un'Italia sempre più lenta, sempre più impastoiata e ormai sprofondata nelle quotidiane polemiche su ritardi, ruberie, corruzione e inchieste. E di accelerazioni non si vede neanche l'ombra, perché mentre l'allarme maltempo non smette di risuonare, il calendario delle riunioni procede con studiata compassatezza, quando invece bisognerebbe dare almeno l'impressione di una ferrea volontà di accelerare il passo. Oggi, per esempio, il premier Giuseppe Conte che da ieri è in visita della città colpita dal maltempo, ha annunciato che "abbiamo individuato la data del 26 novembre (!) per riunire il Comitatone interministeriale per la salvaguardia di Venezia. Si tratta di un organo da me convocato per riunire una governance su tutti i problemi strutturali di Venezia, dalle grandi navi, al Mose", ha detto Conte nel corso di un punto stampa a Venezia a seguito di una riunione in Prefettura. Tra 12 giorni, insomma, saranno tutti pronti più o meno per cominciare, mentre ieri Conte ha partecipato a una riunione operativa per fare il punto sui danni causati dal maltempo e ha fatto un sopralluogo alla Basilica di San Marco. "Siamo pronti per la designazione del commissario straordinario del Mose che già c'è, è stato già designato, stiamo formalizzando. Dobbiamo integrare anche la nomina del Consorzio Venezia Nuova e poi ancora c'è il provveditorato di competenza sulle acque su cui stiamo facendo una valutazione", ha aggiunto Conte. valutazione evidentemente già finita, perché il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli, ha annunciato che "Il supercommissario per il Mose sarà Elisabetta Spitz, ex direttore dell'Agenzia del Demanio".
Sui danni Conte è stato chiaro. "Per quanto riguarda il ristoro dei danni ci sono due fasi: la prima consentirà di indennizzare privati ed esercenti commerciali fino ad un limite di 5mila per i privati e 20 mila per gli esercenti", ha precisato il capo dell'esecutivo. "Questi soldi potranno arrivare subito. Poi chi ha danni più consistenti li quantificheremo con più calma e ovviamente dietro istruttoria tecnica potranno anche essere liquidati quelli maggiori". Quanto, invece, alle polemiche interne alla maggioranza "abbiamo così tanti impegni con i cittadini, siamo in piena manovra economica. Se uno vuole lasciarsi distrarre dalle polemiche faccia pure, non è il mio caso", ha commentato il premier. Anche il ministro delle Infrastrutture Paola De Micheli ha assicurato che il Mose, progetto finalizzato alla difesa di Venezia e della sua laguna dalle acque alte, sarà pronto per il 2021. "Ci sono stati forti rallentamenti sul progetto che oggi però è compiuto al 93%. Mancano gli ultimi 400 milioni. Sono stati appostati dal governo, non sono fermi per motivi burocratici. Non c'è niente di fermo, i lavori stanno andando avanti", ha detto De Micheli a Circo Massimo su Radio Capital, sottolineando che "l'obiettivo è completarlo entro il 2021: spero però che ci siano utilizzi parziali anche prima".
"A chi - a ragione o a sproposito - parla in questi giorni di Mose, ricordo ancora una volta che è un'opera statale costata 5 miliardi e conclusa per circa il 98%. Va ultimata, certamente, considerato comunque che per farla funzionare serviranno 80, 100 milioni l'anno", ha detto Luca Zaia, governatore del Veneto. "Il Mose non mette totalmente al sicuro l'area marciana, ma se l'altra notte fosse entrato in funzione, avrebbe bloccato le maree". Ho chiesto tre cose, fondamentalmente: l'immediata dichiarazione dello stato di emergenza da parte del governo, con il conseguente stanziamento di risorse; pieni poteri al sindaco per la gestione della situazione in città; una soluzione rapida alla questione Mose, che è un cantiere statale (lo ricordo nuovamente ai lazzaroni che si ostinano a pensare il contrario)", così Zaia ha sintetizzato l'esito del vertice in prefettura. Conte si è rechato in motoscafo nell'isola di Pellestrina, dove ieri ha perso la vita un anziano di 78 e che è stata la zona maggiormente colpita dall'ondata di maltempo che  ha interessato la laguna veneta. Intanto, dopo il picco di 187 centimetri di martedì notte, la notte ha segnato una tregua. Secondo il servizio di previsioni del Comune, tuttavia, il livello tornerà a salire. E' allerta meteo rossa, infatti, in tutto il Veneto, con forti piogge e neve in quota.