Spagna, la mossa di Sanchez: accordo con Podemos
Spagna, la mossa di Sanchez: accordo con Podemos
Il kleader socialista deve cercare lmeno altri diciotto voti per poter raggiungere la maggioranza necessaria di 176 e ottenere la fiducia

12/11/2019 15:47

Sono trascorse appena quarantott'ore dalla vittoria "inutile", il leader socialista spagnolo Pedro Sanchez raggiunge un accordo lampo con la sinistra radicale di Unidas Podemos per in "governo progressista che duri quattro anni". Sanchez, deve cercare tuttavia almeno altri diciotto voti (fra preferenze e astensioni) per poter raggiungere la maggioranza necessaria di 176 e ottenere la fiducia. Se Sanchez esclude i partiti nazionalisti e indipendentisti catalani e baschi ne può ottenere al massimo 5; anche arruolando il moderato e non indipendentista Pnv si arriva a 12 e dunque è necessaria almeno l'astensione dei 10 deputati della destra di Ciudadanos. Spazio, dunque, un esecutivo di coalizione e Pablo Iglesias come vicepresidente. Il testo dell'accordo elenca dieci priorità fra cui l'occupazione, la lotta alla corruzione, la giustizia fiscale e l'equilibrio dei bilanci e la lotta contro i cambiamenti climatici. Un capitolo a parte merita la Catalogna, su cui i due partiti hanno posizioni diverse: Up infatti, pur non essendo favorevole all'indipendenza catalana, difende il diritto al referendum di autodeterminazione. Il programma definisce come priorità "garantire la convivenza e la normalizzazione della vita politica, favorendo il dialogo e l'incontro sempre nei limiti della Costituzione.