Ponte sullo Stretto? Meglio un tunnel sottomarino
Ponte sullo Stretto? Meglio un tunnel sottomarino
Progetto da 1,2 miliardi con 12 chilometri di galleria tra porto e aeroporto di Palermo. Il dossier è già al ministero delle Infrastrutture. Il M5s siciliano si divide

di di Filippo Merli 16/11/2019 00:14

Il traffico scorre sott'acqua. Con un tunnel lungo 12 chilometri per collegare il porto e l'aeroporto di Palermo e la grande viabilità delle autostrade per Catania e Trapani, bypassando la città ed evitando l'impatto sulla transitabilità ordinaria. Costo dell'opera: 1,2 miliardi. Tempo previsto per la realizzazione: cinque anni. Mentre in Sicilia prosegue l'eterno dibattito sul ponte sullo Stretto di Messina, sulla scrivania del ministero delle Infrastrutture è arrivato un nuovo dossier. Che, come accade spesso per le grandi opere, divide il M5s.

Il progetto del tunnel sottomarino è stato illustrato alla fine della scorsa settimana dal provveditore alle opere pubbliche di Sicilia e Calabria, Gianluca Ievolella. Destinatario dello studio, realizzato dall'Autorità portuale in collaborazione con la Regione Sicilia, il Comune di Palermo e l'Anas, è il viceministro del Mit e leader del M5s siciliano, Giancarlo Cancelleri.

«Se è stato fatto il tunnel di 53 chilometri nel canale della Manica non capisco perché non dovrebbe essere realizzato quello di 12 chilometri a Palermo», ha spiegato Ievolella. Il progetto prevede un percorso sottoterra e sott'acqua per attraversare la città, creando uno svincolo per il porto e l'aeroporto. L'obiettivo, con la collaborazione del ministero, è inserirlo nel programma di finanziamenti dell'Ue denominato Ultimo miglio.

«Palermo è l'unico capoluogo di Regione a non avere una bretella», ha sottolineato Cancelleri. «Questo è un progetto ambizioso, che richiederà tempo, ma dobbiamo impegnarci per realizzarlo. Il passante autostradale permetterebbe ai cittadini di superare Palermo per raggiungere direttamente e in scioltezza l'aeroporto di Punta Raisi. Il progetto si snoda sottoterra e sotto il mare e ora dobbiamo cominciare a lavorare per il reperimento dei fondi e delle risorse necessarie. Tra il provveditorato e il ministero c'è una stretta collaborazione, che deve portare a questo tipo di soluzione».

Se l'ala pentastellata del governo, tramite Cancelleri, è favorevole al tunnel sottomarino di Palermo, tra i parlamentari grillini c'è chi parla di «follia». Come il deputato catanese Santi Cappellani. «La situazione sembra la solita maniera di procedere, o meglio di non procedere, alla quale siamo abituati», ha detto Cappellani al quotidiano La Sicilia. «Studi di fattibilità, di contro fattibilità, imprese, impresone, cantieri e cantierioni. Nel frattempo, perché no, posa della prima pietra. Insomma: campagna elettorale di bassa lega».

Gran parte degli esponenti del M5s è scettica anche sul ponte sullo Stretto. Che, per Cancelleri, non rappresenta una priorità. «Non ho mai avuto un no ideologico sul ponte», aveva dichiarato il viceministro in seguito all'insediamento al Mit. «

Ho sempre detto che in una terra in cui non c'è un centimetro di linea ferrata nell'Agrigentino, un centimetro di strada nel Ragusano, in cui mancano infrastrutture importanti per collegare i territori, pensare al ponte è come voler cominciare a costruire una casa dal tetto». Secondo Cappellani, invece, «delirio per delirio, allora meglio il ponte, dato che lo Stretto di Messina è di soli tre chilometri contro i 12 del progetto di Palermo».

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