Ponte Morandi, "falsi report" su altri viadotti: la Gdf ha eseguito nove misure cautelari
Ponte Morandi, "falsi report" su altri viadotti: la Gdf ha eseguito nove misure cautelari
La Guardia di finanza di Genova ha eseguito nove misure cautelari nell'ambito dell'inchiesta bis riguardante i report "ammorbiditi" sulle condizioni dei viadotti Pecetti della A26, e il Paolillo della A16, gestiti da Autostrade. Eseguite anche misure interdittive. L'inchiesta bis era partita dopo il crollo del ponte Morandi, avvenuto il 14 agosto 2018, e aveva portato all'iscrizione nel registro degli indagati di 15 persone tra dirigenti e tecnici di Aspi e Spea.

13/09/2019 12:41

Controlli addomesticati sui viadotti prima e dopo il crollo del ponte Morandi, arresti, perquisizioni e misure interdittive: la Procura di Genova e la guardia di Finanza stanno eseguendo in varie regioni di Italia un blitz nell’ambito dell’indagine sul cedimento del viadotto Morandi che il 14 agosto del 2018 ha provocato la morte di 43 persone. La guardia di finanza di Genova ha eseguito nove misure cautelari nell'ambito dell'inchiesta bis riguardante i report "ammorbiditi" sulle condizioni dei viadotti Pecetti della A26, e il Paolillo della A16, gestiti da Autostrade. Eseguite anche misure interdittive. L'inchiesta bis era partita dopo il crollo del ponte Morandi, avvenuto il 14 agosto 2018, e aveva portato all'iscrizione nel registro degli indagati di 15 persone tra dirigenti e tecnici di Aspi e Spea. I finanzieri hanno in mano un’ordinanza di custodia cautelare firmata dal giudice Angela Maria Nutini e chiesta dai pubblici ministeri Walter Cotugno e Massimo Terrile. Tra le misure previste ci sarebbero, secondo quanto trapela, anche custodie cautelari. Nel mirino ci sono nove persone che lavorano per Spea Engineering e Autostrade. Tra i coinvolti i dirigenti Francesco Paolo D'Antona, Gaetano Di Mundo, Massimiliano Giacobbi, Lucio Torricelli Ferretti, Angelo Salcuni, Andrea indovino e l'ingegnere Maurizio Ceneri di SpeaEngineering; Gianni Marrone e Luigi Vastola di Autostrade per l'Italia. I militari del primo gruppo della finanza, diretti dai colonnelli Ivan Bixio e Giampaolo Lo Turco hanno concentrato l'attenzione sul comportamento di Spea Engineering, (società controllata in toto da Autostrade e delegata a monitoraggi e manutenzioni, che - secondo quanto emerso nell’indagine - avrebbero falsificato i rapporti sulla sicurezza di ponti e viadotto anche dopo la tragedia.