Renzi lascia il Pd e lancia "Italia Viva". Primi arrivi da Fi
Renzi lascia il Pd e lancia "Italia Viva". Primi arrivi da Fi
L'ex premier fonda una nuova formazione politica che sosterrà il Conte-bis. Sono già 12 i senatori che lo seguiranno e lasceranno il gruppo guidato da Andrea Marcucci. E arriva da Fi Daniela Conzatti, esponente della commissione Finanze e di quella sul femminicidio

di Giampiero Di Santo 18/09/2019 17:54

"Il nome della nuova sfida che cerchiamo di lanciare sarà Italia Viva". Lo ha detto Matteo Renzi, in un colloquio con Bruno Vespa, prima della registrazione di Porta a Porta. Parte da qui l'avventura dell'ex segretario del Partito democratico nonché presidente del Consiglio. "Io voglio molto bene al popolo del Pd. Per sette anni ho cercato disperatamente, giorno dopo giorno, di dedicare loro la mia esperienza politica. Dopo di che i litigi, le polemiche, le divisioni erano la quotidianità", ha dichiarato Renzi che ha poi spiegato meglio la formazione politica che ha in mente.  "Il tema è non fare una cosa politichese, antipatica, noiosa, ma parlare a quella gente che ha voglia di tornare a credere nella politica", ha detto, per aggiungere che "il partito novecentesco non funziona più. Voglio fare una cosa nuova, allegra, divertente". Renzi porta in Italia Viva 13 senatori e scombina un po' gli equilibri non solo del gruppo Dem, ma anche delle commissioni di palazzo Madama. Lasciano, infatti, il Pd l'attuale ministro per le politiche agricole Teresa Bellanova che diventa capo delegazione dei renziani al governo e che da senatore era in commissione Industria. In commissione Finanze, invece, i renziani che cambiano casacca sono 3: Francesco Bonifazi, Eugenio Comincini, Leonardo Grimani. Il parlamentare sardo Giuseppe Cucca è componente della commissione Giustizia, mentre Davide Faraone è agli Affari costituzionali. Le altre new entry sono: Nadia Ginetti che è alle Politiche per l'Unione europea (XIV commissione); Ernesto Magorno in commissione Agricoltura; Laura Garavini, vicepresidente della Difesa; il piemontese Mauro Maria Marino, uomo chiave nell'iter delle leggi di bilancio a Palazzo Madama, è invece il vicepresidente della commissione Bilancio; Daniela Sbrollini, componente della commissione Agricoltura e della bicamerale sulle Questioni regionali;  Valeria Sudano membro sia dell'Ambiente che dell'Antimafia. Dalle file dei forzisti arriva poi Donatella Conzatti, esponente della commissione Finanze e di quella contro il Femminicidio. Renzi ha spiegato che ""nel momento in cui prendiamo l'impegno di garantire che la legislatura arrivi almeno fino all'elezione del Presidente della Repubblica, nel 2022, noi non faremo quelli che fanno il controcanto quotidiano", Nell'attesa di conoscere il simbolo, che sarà presentato alla Leopolda, il nome "Italia Viva" ha già scatenato non poche polemiche visto che è lo stesso usato dal primo segretario del Pd Walter Veltroni nella campagna elettorale del 2008 quando il Pd (37,55%) perse le elezioni contro il Pdl (46,81%) di Silvio Berlusconi. La scritta "Italia Viva", a caratteri cubitali bianchi su sfondo verde chiaro, apparve sul pullman con il quale Veltroni andò in giro per l'Italia. Renzi è tornato al centro del dibattito politico con tre mosse. Prima mossa: cacciare dalla maggioranza gialloverde il capo del Carroccio, ex premier ed ex ministro dell'Interno Matteo Salvini abbagliato dal miraggio delle elezioni anticipate. Seconda mossa: garantire voti parlamentari e stabilità al nuovo governo giallorosso ancora guidato da Giuseppe Conte. Terza mossa: raggiunto l'obiettivo principale, riprendere la strada già decisa e tracciata e uscire dal Partito democratico per fondare una nuova formazione politica. Renzi aveva annunciato la scissione con un paio di interviste e alcuni post su Facebook.