Intesa Unioncamere-Pari Opportunità per la certificazione delle imprese contro gender gap
Intesa Unioncamere-Pari Opportunità per la certificazione delle imprese contro gender gap
Entro il 2026, almeno mille imprese italiane dovranno aver superato i test che certificano l`abbattimento di ogni forma di gender gap sui luoghi di lavoro

23/09/2022 11:54

Entro il 2026, almeno mille imprese italiane dovranno aver superato i test che certificano l`abbattimento di ogni forma di gender gap sui luoghi di lavoro.
Per compiere questa scelta volontaria, sostenuta dai fondi del Pnrr, le imprese potranno contare sul supporto fornito da Unioncamere e dal sistema camerale, in virtù di un Accordo di collaborazione stipulato con il Dipartimento delle Pari Opportunità in materia di certificazione della parità di genere. L`intesa assegna a Unioncamere un ruolo chiave nell`attuazione della certificazione prevista dalla Strategia nazionale per le pari opportunità 2021-2026 e dalle iniziative del Pnrr ad essa collegate. A Unioncamere, in accordo con il mondo associativo, con gli sportelli UNICAdesk (il servizio delle Camere di commercio per la normazione tecnica volontaria) e con la rete dei Comitati per l`imprenditorialità femminile delle Camere di commercio, è affidato l`incarico di mettere a punto la progettazione e organizzazione di servizi per l`introduzione del sistema di certificazione della parità di genere; la gestione ed erogazione dei pagamenti per i costi di certificazione; l`attivazione di servizi di accompagnamento e assistenza tecnico-consulenziale; la promozione e sensibilizzazione delle imprese. Le risorse al momento previste consentiranno di fornire assistenza a un migliaio di aziende di micro, piccole e medie dimensioni. Di queste, 450 potranno avvantaggiarsi anche della copertura dei costi di certificazione. Le linee guida del sistema di certificazione della parità di genere (Uni/PdR 125:2022) si basano su alcuni cardini fondamentali: rispetto dei principi costituzionali di parità e uguaglianza; adozione di politiche e misure per favorire l'occupazione femminile - specie quella delle giovani donne e quella qualificata - e l`imprenditoria femminile, anche con incentivi per l'accesso al credito e al mercato ed agevolazioni fiscali; adozione di misure che favoriscano l`effettiva parità tra uomini e donne nel mondo del lavoro (tra cui, pari opportunità nell`accesso, nel reddito, nelle opportunità di carriera e di formazione, piena attuazione del congedo di paternità in linea con le migliori pratiche europee); promozione di politiche di welfare a sostegno del "lavoro silenzioso" di chi si dedica alla cura della famiglia. Stando a una recente rilevazione, già il 23% degli imprenditori e delle imprenditrici intervistati per il V Rapporto sull`imprenditoria femminile di Unioncamere si è dichiarato interessato alla certificazione, con una propensione maggiore tra gli imprenditori laureati (31%), rispetto a quelli in possesso di un diploma (22%) o della licenza elementare/media (14%).