Imprese, un manifesto congiunto per cambiare e modernizzare l'Italia
Imprese, un manifesto congiunto per cambiare e modernizzare l'Italia
«La buona impresa: valori e proposte per l’economia italiana». Questo il titolo del manifesto comune firmato da Alleanza delle Cooperative, Confindustria, CIA, Confagricoltura e Copagri. Imprese in prima linea sul fronte della «sostenibilità, sociale e ambientale», che «vogliono perseguire tenacemente la sostenibilità delle produzioni, la riduzione delle emissioni e lo sviluppo dell’economia circolare».

28/01/2020 15:39

«Cambiare l’Italia, modernizzarla, renderla un Paese dinamico è più che mai una priorità». La “buona impresa” è il soggetto che in termini culturali e sociali può contribuire a promuovere una nuova stagione di crescita, correggendo le deformazioni dell’economia ed imboccando la strada di uno sviluppo sostenibile. È questo il principio del Manifesto “La buona impresa: valori e proposte per l’economia italiana”, sottoscritto dai Presidenti di Alleanza delle Cooperative Italiane Mauro Lusetti, di Confindustria Vincenzo Boccia, di CIA - agricoltori italiani Dino Scanavino, di Confagricoltura Massimiliano Giansanti e di Copagri Franco Verrascina. Il Manifesto individua cinque obiettivi di intervento, per ciascuno dei quali fornisce valutazioni ed indicazioni relative a politiche e strumenti per la crescita, il lavoro, gli investimenti, il rapporto tra imprese e istituzioni e il ruolo dei corpi intermedi. «Noi siamo pronti a fare la nostra parte, sapendo che una nuova stagione di crescita economica non può essere disgiunta dalla volontà e dalla necessità di affrontare i grandi nodi della crescita consapevole, sostenibile, innovativa, digitale, equa, anti-diseguaglianze e generativa di comunità solide e solidali», si legge nel documento. «Per cambiare il Paese c’è bisogno di imprese consapevoli, attive nel confronto produttivo e impegnate nelle sfide poste dalla contemporaneità e dal futuro prossimo. Imprese che, a prescindere dal fatto che siano grandi o piccole, di capitale o cooperative, locali o internazionali, intendono impegnarsi per cambiare l’Italia. Imprese che si sentono in prima linea sul fronte della sostenibilità, sociale e ambientale, e, a partire da quest’ultima, vogliono perseguire tenacemente la sostenibilità delle produzioni, la riduzione delle emissioni e lo sviluppo dell’economia circolare. Imprese che vogliono investire nell’innovazione e nel lavoro, nel buon lavoro, mettendo al centro la formazione, il benessere delle persone, la parità di genere, l’apertura ai giovani e ai talenti, l’investimento sul welfare e su servizi che agevolano la conciliazione tra lavoro e vita delle persone. Imprese che sostengono la realizzazione di infrastrutture grandi e piccole (logistiche, tecnologiche e sociali), per dare fondamenta alla nostra economia e alla qualità della vita nelle nostre comunità. Imprese che aspirano a modernizzare il modello imprenditoriale, rafforzandone il pluralismo, il dinamismo, le spinte alla legalità. Un modello orientato sempre più ai giovani, alla sostenibilità, all’innovazione, alla relazione consapevole con le comunità, i territori, la società nel suo complesso».