Fisco, Macron è riuscito nell'impresa di trattenere i Paperoni in Francia
Fisco, Macron è riuscito nell'impresa di trattenere i Paperoni in Francia

di Elena Galli 13/11/2019 13:41

In Francia diminuisce il numero di grandi contribuenti che lasciano il paese per ragioni fiscali.
Secondo il rapporto annuale trasmesso dal ministero dell’economia ai parlamentari (rapporto di cui è entrato in possesso il quotidiano Le Figaro), nel 2017, anno della salita all’Eliseo di Emmanuel Macron, il numero di dichiarazioni di “exit tax”, il dispositivo messo a punto proprio per ridurre le delocalizzazioni fiscali all’estero, è calato del 30% a 225, il dato più basso dalla creazione di questa tassa nel 2011. Il numero si riferisce ai contribuenti che dispongono di patrimoni mobiliari (azioni, obbligazioni, quote societarie) superiori agli 800 mila euro. Per coloro che dichiarano guadagni tra 100 mila e 300 mila euro le partenze restano invece numerose: 3.800 nel 2017, sia pure in calo del 5%.
Secondo Le Figaro, con la promessa di riformare l’Isf (l’imposta di solidarietà sul patrimonio, la cosiddetta tassa sui ricchi) e di instaurare un prelievo forfettario unico (Pfu) del 30% sui redditi da capitale, Macron è riuscito nell’impresa quasi impossibile di dissuadere i grandi Paperoni dal lasciare la Francia.
Quelli che l’hanno fatto hanno scelto come destinazioni privilegiate Stati Uniti, Belgio, Portogallo e Regno Unito.