Conte: "Tutta l'Italia gialla in due settimane". Lunedì in consiglio dei ministri sì alla governance del Recovery fund
Conte: "Tutta l'Italia gialla in due settimane". Lunedì in consiglio dei ministri sì alla governance del Recovery fund
Il premier in conferenza stampa annuncia le novità del Dpcm che sarà in vigore da domani: E a sopresa rivela che il consiglio dei ministri approverà lunedì la struttura di governo del Recovery fund. "Attualmente l'Indice Rt è a 0,91 e calano gli accessi a Pronto soccordo e terapie".

di di Giampiero Di Santo 03/12/2020 20:45

"Il sistema delle regioni di diverso colore sta funzionando e ci permette di adottare misure ben differenziate e adeguate, senza inutili penalizzazioni" lo ha detto il premier Giuseppe Conte nel corso di una conferenza stampa sul nuovi Dpcm che entrerà in vigore domani. "Attualmente l'indice Rt è a 0,91e c'è un calo del numero degli accessi a Pronto soccorso e terapie intensive. In un paio di settimane tutta l'Italia sarà gialla. Stiamo evitando un lockdown generalizzato. Ma sono in arrivo le festività natalizie e in questo caso le zone gialle non basteranno. Perciò intodurremo ulteriori limitazioni limitate dal 21 dicembre al 6 gennaio. Saranno vietati gli spostamenti tra regioni, e dal 25, 26 e primo gennaio tra comuni". Il premier ha raccomandato di non ricevere a casa per le festività persone non conviventi e ha ricordato che la notte di San Silvestroi ristoranti non potranno organizzare veglioni e feste e quindi resteranno chiusi dalle 18. Conte ha annunciato che gli italiani che andranno all'estero a trascorrere le festività dovranno al ritorno sottoporsi obbligatoriamente a un periodo di quarantena e ha confermato la riapertura delle scuole dal 7 gennaio almeno per il 75% in presenza. "Dobbiamo evitare una terza ondata che sarebbe di gran lunga peggiore delle altre, ha detto il presidente del consiglio, che a proposito delle festività ha dichiarato: "Sarà un Natale diverso dagli altri". 

Sul Mes il presidente del consiglio ha detto che il 9 dicembre sarà in parlamento per condividere tutti i passaggi con la maggioranza e ha chiesto di non drammatizzare il confronto interno al M5S, che rischia di far saltare la riforma. 

Al termine di una riunione durata circa tre ore il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legge in vista delle nuove misure anti-Covid per Natale, previste nel Dpcm che il premier Conte ha approvato in giornata dopo il confronto con le Regioni. rigore scelta, con i divieti di spostamenti. Il ritorno a scuola sarebbe confermato a gennaio. Dal 21 dicembre al 6 gennaio sarà vietato ogni spostamento tra le regioni, salvo nei casi di "comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità". Vietati anche gli spostamenti tra comuni nelle giornate del 25 e del 26 dicembre 2020 e del primo gennaio 2021, tranne quelli "motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute". Sarà consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione, ma non gli spostamenti verso le seconde case in altre regioni e, "nelle giornate del 25 e 26 dicembre 2020 e del 1°gennaio 2021, anche ubicate in altro Comune, ai quali si applicano i predetti divieti". Inoltre, i Dpcm con le misure di contrasto del coronavirus potranno avere una validità fino a 50 giorni e non più 30, come previsto fino a oggi. Nel periodo tra il 21 dicembre e il 6 gennaio, con Dpcm potranno essere adottate "specifiche misure" di contenimento dell'epidemia da coronavirus "anche indipendentemente dalla classificazione" dei territori sulla base dei colori. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella ha firmato il decreto legge.

A partire dal 7 gennaio scatterà il ritorno in classe al 50% per gli studenti delle scuole superiori. Lo prevede la Bozza del nuovo Dpcm che sarà in vigore a partire da domani fino al 15 gennaio. "Le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado - si legge nella bozza - adottano forme flessibili nell'organizzazione dell'attività didattica in modo che il 100 per cento delle attività sia svolta tramite il ricorso alla didattica digitale integrata e che, a decorrere dal 7 gennaio 2021, al 50 per cento della popolazione studentesca sia garantita l'attività didattica in presenza". "Resta sempre garantita la possibilità di svolgere attività in presenza" per gli alunni con disabilità o con bisogni educativi. Confermata la didattica in presenza, come avviene attualmente, per le scuole dell'infanzia e per il primo ciclo di istruzione - le elementari e la prima media - ma, novità, anche gli alunni di seconda e terza media rientreranno in classe con l'adozione di mascherine e norme di comportamento anti-Covid.

Dura nota della Conferenza Stato-Regioni: stupore e rammarico per il metodo seguito dal governo, scrivono i governatori in un comunicato. «Il mancato confronto interistituzionale non ha consentito di portare all'individuazione delle situazioni più idonee per contemperare le misure di contenimento del virus e il contesto di relazioni familiari e sociali tipiche del periodo delle festività natalizie». Anche il il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, in un'intervista, è stato duro: "Leggere un Decreto Legge a sorpresa che impedirà, il 25 e 26 dicembre e il 1 gennaio, lo spostamento dei cittadini fra Comuni della stessa regione anche solo per andare a visitare genitori e figli, mentre si discute di un Dpcm che non ha recepito nessuna delle indicazioni offerte dalle Regioni, è un fatto 'lunare'; in perfetta contraddizione con le dichiarazioni sulla leale collaborazione fra Stato e Regioni".