Consiglio europeo, M5s e Pd: adesso via con le riforme. Renzi: perdono i sovranisti.  Salvini: è una fregatura
Consiglio europeo, M5s e Pd: adesso via con le riforme. Renzi: perdono i sovranisti. Salvini: è una fregatura
Le reazioni dei partiti in Italia all'esito della trattativa al Consiglio europeo sui fondi salva crisi. “Ci adopereremo per evitare una fregatura che si intravede grossa come una casa in fondo al tunnel”, ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini,

21/07/2020 10:48

il premier Giuseppe Conte, incassata la vittoria al Consiglio europeo sui fondi salva crisi, volge lo sguardo alla politica italiana e ringrazia i parti che lo sostengono e le opposizioni - non tutte - distribuendo così dosi di successo in parti quasi uguali. Servirà al premier a tenere a bada i malumori che lo hanno accompagnato alla vigilia del negoziato?. Il Movimento 5 stelle non ha fatto mancare il proprio appoggio al premier, ma sul mes ha alzato le barricate e continua farlo. Intanto i pentastellati si intestano gran parte della vittoria in terra europea. "Adesso per noi inizia una fase molto importante, bisognerà pianificare in maniera dettagliata le riforme da realizzare. Dovremo guardare al futuro pensando a un paese più moderno, mettere in campo strumenti che siano in grado di dare un reale sostegno ai cittadini. Non c`è tempo da perdere, adesso agiamo con concretezza. Abbiamo dimostrato di essere una Nazione forte. Non fermiamoci". Così in un post su Facebook il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. "Ce l'abbiamo fatta. Grazie Presidente
Conte, ti aspettiamo per far correre il Paese". E' questo il commento su Twitter di Federico D'Incà (M5S), ministro per i rapporti col Parlamento, alla conclusione del Consiglio europeo straordinario sul Recovery Fund. "Ci siamo riusciti. Per la prima volta siamo andati in Europa a 'battere i pugni sul tavolo', per davvero. E da quel tavolo non ci siamo alzati finchè non abbiamo portato a casa il risultato. Un risultato storico, quel Recovery Fund che dopo 4 lunghi giorni e notti di negoziato è adesso realtá", scrive su Facebook il capo politico del Movimento 5 Stelle, Vito Crimi, aggiungendo che "quasi un terzo dei 750 miliardi di euro previsti arriveranno al nostro Paese, 81 miliardi a fondo perduto e 127 di prestiti. Oggi vince l'Italia che non arretra, l'Italia che lotta fino all'ultimo per il futuro dei suoi cittadini e di quell'Europa che vuole essere vera comunitá". "Abbiamo fatto un lavoro importante, ed è solo l'inizio - prosegue - Ora metteremo il massimo impegno nel trasformare queste risorse in progetti e programmi concreti, controllando che ogni centesimo vada nella direzione giusta".

Dal'altra parte della maggioranza, ovvero fronte Pd, si festeggia con altri toni. "L'Europa c'è ed è più forte e vicina alle persone. Un'Europa popolare. Grande battaglia del Governo Conte e bella vittoria per l'Italia", ha scritto Nicola Zingaretti, segretario del Pd. "Ora servono visione, concretezza e velocità. Investimenti su green economy, digitale, infrastrutture, conoscenza, inclusione per rilanciare le imprese ed essere vicini alle famiglie", ha
aggiunto, concludendo il tweet con l'hashtag "#RecoveryFund". Un plauso a Conte arriva anche da Matteo Renzi. "A Bruxelles un ottimo risultato per
l`Italia, un capolavoro per l`Europa. Perdono i sovranisti: l`accordo dimostra che un governo europeista fa bene all`Italia", ha scritto su Twitter il leader di Italia viva. "Adesso - ha aggiunto - spendiamo bene questi soldi: lavoro, non sussidi. Crescita, non assistenzialismo. Infrastrutture, non
ideologia".

Fuori dal coro di giubilo dalle opposizioni si leva la voce di Matteo Salvini. "In fondo al tunnel di questa brillante operazione si vede una fregatura grossa come una casa", ha detto il leader della Lega, parlando del Recovery Fund nel corso di una conferenza stampa, aggiungendo che "si tratta di soldi che arriveranno se va bene tra un anno, e arriveranno solo se l'Italia fará le riforme nel campo di pensioni, lavoro, giustizia, sanitá e isatruzione richieste dall'Europa; tradotto, 'ti presto i soldi che mi dovrai rendere se torni alla legge Fornero e se metti una patrimoniale su casa e risparmi'. Come Lega
vigileremo perchè così non sia". "Non c'è nessun regalo per nessuno, è un prestito - ha proseguito Salvini - La cosa bizzarra è che se un imprenditore va in banca per avere un prestito lo deve restituire, ma con i soldi del prestito ci va quello che vuole". "E' una resa mani e piedi senza condizioni alle scelte che in Grecia erano della Troika, qui sono della Commissione", ha sottilineato. "A Conte chiederemo precise garanzie che questo prestito
non comporti lacrime e sangue per gli italiani. La Lega sará il cane da guardia, il santo protettore degli italiani, per i diritti di lavoro, pensioni, sanitá e sicurezza", ha concluso Salvini.

"Abbiamo votato a Bruxelles per il debito comune, che ha reso possibile il Recovery Fund. Abbiamo tifato per l'Italia in ogni momento. Con la coscienza a posto ora, a negoziato concluso, voglio dire che Conte è uscito in piedi ma poteva e doveva andare meglio", ha dichiarato la leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, aggiungendo che da parte di Conte "è stato sbagliato dare per acquisiti i 500 miliardi di sussidi proposti da Merkel e Macron e poi aprire a un taglio in cambio di zero condizionalitá. È tornato a casa con meno sussidi e piú condizionalitá. Gli riconosciamo di essersi battuto per contrastare le pretese egoistiche dei Paesi nordici ma il risultato finale purtroppo non è quello che speravamo". "I paesi frugali ottengono il ridimensionamento del Recovery Fund, mantengono e addirittura aumentano privilegi inaccettabili e anacronistici. Per l'Italia si conserva un livello accettabile di sussidi a fondo perduto ma in compenso rischiamo di perdere molti miliardi su altre voci del bilancio pluriennale. E, a monte, nessuna revisione degli assetti europei che penalizzano in modo strutturale l'Italia e la sua
economia", ha proseguito. "Quello che ci preoccupa di piú è che non solo queste risorse arriveranno a primavera 2021 inoltrata ma che per spenderle dovremo comunque passare dalle forche caudine dei Rutte di turno: non si chiama "diritto di veto" ma il "super freno di emergenza" funzionerá allo stesso modo. Si rischia un inaccettabile commissariamento delle scelte di politica economica di una Nazione sovrana. Difenderemo la nostra sovranitá strenuamente e ci auguriamo che da questo momento in poi il governo voglia fare lo stesso", ha concluso.

Per il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, invece, l'accordo sul Recovery fund è "un compromesso, ma positivo" che "toglie argomenti ai nemici
dell'Europa" e che deve far "riflettere sui pericoli del condizionamento che esercitano i partiti sovranisti". "E' un compromesso, ma positivo, che ha superfato resistenze di alcuni paesi del nord e toglie argomenti ai nemici dell'Europa. Certamente questo difficile compromesso deve far riflettere sul futuro, sui pericoli per l'Europa del condizionamento che i partiti sovranisti esercitano", ha detto Berlusconi secondo il quale in ogni caso, "per l'Italia è una notizia positiva, l'ammontare dei fondi è salito da 170 miliardi a 208 miliardi e una parte importante sono sussidi a fondo perduto che non dovremo
restituire".

In effetti i leader dei principali partiti di estrema destra e anti-Ue sono in rivolta, da Le Pen a Wilders, che se la prende con gli italiani. Il loro disappunto corre sui social. La francese Marine Le Pen, leader dell'estrema destra francese, ha descritto l'accordo come "la peggiore intesa per la Francia nella storia dell'Ue" e ha accusato il presidente Emmanuel Macron di aver sacrificato "il nostro futuro e la nostra indipendenza per proteggere il suo ego".

Il sovranista olandese Geert Wilders attacca direttamente gli italiani: "Il primo ministro Giuseppe Conte è molto soddisfatto. Ottiene 82 miliardi di regali con i nostri soldi. Gli italiani sono tre volte più ricchi degli olandesi e lì difficilmente pagano le tasse. Ora saremo noi a pagarli, grazie alle ginocchia
deboli di Rutte", ha scritto in uno dei tweet adirati parlando di "390 miliardi di regali all'Europa meridionale, una follia".

Jessica Stegrud, deputata del partito nazionalista svedese, ha dichiarato che l'accordo consegna "più poteri a Bruxelles", salva l'Ue nel breve periodo ma colpisce "i contribuenti svedesi indebibitati".