Confimprese, luglio difficile per la ristorazione e il non food
Confimprese, luglio difficile per la ristorazione e il non food
La ristorazione si conferma maglia nera del commercio con un totale vendite che, nelle ultime due settimane di luglio, sfiora quasi il -40% e conferma i trend negativi del mese precedente. Male anche il non food (abbigliamento, accessori, beauty, cura persona) che chiude a -23%

05/08/2020 08:12

Ancora un luglio negativo, a distanza di oltre due mesi dalla fine del lockdown, per il retail italiano. La ristorazione si conferma maglia nera del commercio con un totale vendite che, nelle ultime due settimane di luglio, sfiora quasi il -40% e conferma i trend negativi del mese precedente. Male anche il non food (abbigliamento, accessori, beauty, cura persona) che chiude a -23%. E' quanto rileva il Centro Studi Confimprese, che ha svolto la periodica indagine nei settori della ristorazione e del non food. A livello territoriale, le regioni che perdono meno sono Lombardia, Lazio, Toscana ed Emilia Romagna. Risultati più contenuti per Friuli-Venezia Giulia e Piemonte.

«Il commercio è in grave difficoltà», dichiara Mario Resca, presidente Confimprese. «Non sono solo la mancanza di liquidità e la paura del contagio che frenano gli acquisti, ma anche il perdurare dello smart working, che tiene le persone lontane dagli uffici e cambia le abitudini di acquisto.

Inoltre, a pesare è anche l'ostacolo della burocrazia che, secondo l'Indice annuale della Banca Mondiale, relega l'Italia al 58esimo posto su 190 Paesi. La riforma della burocrazia promessa da decenni non arriva. Ci aspettiamo dal governo una svolta seria in tal senso».

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