Cento scadenze in sette giorni
Cento scadenze in sette giorni
A pochi giorni dal tax day del 20 luglio, toccato principalmente alle partite iva, un nuovo tour de force fatto di ben 100 scadenze concentrate in 5 giorni, dal 27 al 31 luglio, attende contribuenti ed intermediari con un picco nelle giornate del 30 e 31 luglio

di di Giuliano Mandolesi 25/07/2020 00:14

L'ultima settimana di luglio il fisco arriva a quota 100 (scadenze).

A pochi giorni dal tax day del 20 luglio, toccato principalmente alle partite Iva, un nuovo tour de force fatto di ben 100 scadenze concentrate in cinque giorni, dal 27 al 31 luglio, attende contribuenti e intermediari con un picco nelle giornate del 30 e 31 luglio (98 appuntamenti fiscali tra pagamenti, dichiarazioni e comunicazioni).

Il nuovo e concentratissimo mini ingorgo estivo inizierà il 27 luglio, data per gli operatori intracomunitari per la presentazione degli elenchi riepilogativi (Intrastat) e riguarderà sia i soggetti con obbligo mensile (relativamente alle operazione del mese di giugno) sia quelli in trimestrale (per il secondo trimestre 2020) che dovranno indicare cessione/acquisti di beni e prestazioni di servizi rese/acquisite nei confronti di soggetti passivi stabiliti in un altro Stato membro della Comunità europea.

Il 30 luglio invece ci saranno ben 66 tipologie di versamenti e la scadenza dell'invio della dichiarazione relativa all'ammontare complessivo degli assegni in circolazione alla fine del trimestre solare precedente, per la liquidazione dell'imposta di bollo sugli assegni circolari.

Tra i versamenti del 30 luglio, di maggior rilievo è sicuramente quello che interesserà i contribuenti non titolari di partita Iva che hanno scelto di effettuare il pagamento delle imposte dirette (Irpef, addizionali e cedolare) con la maggiorazione dello 0,4% a titolo di interessi traslando la scadenza del versamento dal 30 giugno (l'ordinaria) al 30 luglio.

Grazie al comma 2 dell'articolo 17 del dpr infatti, i pagamenti del saldo dovuto con riferimento alla dichiarazione dei redditi e a quella dell'imposta regionale sulle attività produttive da parte delle persone fisiche e delle società possono essere effettuati, in alternativa alla scadenza ordinaria del 30 giugno, entro i successivi trenta giorni maggiorando le somme da versare dello 0,40% a titolo di interesse corrispettivo.

Rientra nella scadenze del prossimo 30 luglio, sempre all'interno della fase «maggiorazione con 0,4%», anche il versamento dell'imposta sostitutiva dell'Irpef calcolata forfettariamente con aliquota del 7% per i pensionati esteri che spostano la residenza in al sud Italia ed anche quella sulle plusvalenze e sugli altri redditi diversi di cui alle lettere da C-bis) a C-quinquies del comma 1 dell'art. 67 del Tuir (dpr n. 917/1986).

Il 31 luglio sarà invece il grande tax day per la maggioranza delle società di capitali (e per le cooperative che applicano l'articolo 2540 del codice civile) ovvero quelle che hanno usufruito del termine lungo dei 180 giorni per la convocazione dell'assemblea per l'approvazione del bilancio.

Tale possibilità è stata concessa dall'articolo 106, comma 1 del decreto legge 17/3/2020, n. 18 (il decreto Cura Italia) che, per supportare le società durante l'emergenza sanitaria, ha stabilito una deroga alle disposizioni di cui agli articoli dagli articoli 2364, secondo comma, e 2478-bis, del codice civile permettendo alle imprese la convocazione dell'assemblea nei 180 giorni dalla chiusura dell'esercizio invece degli ordinari 120.

Come disposto comma 1 dell'articolo 17 del dpr n. 435 del 2001, l'applicazione del termine lungo di convocazione dell'assemblea ha conseguentemente fatto slittare il versamento delle imposte dal 30 giugno al 31 luglio 2020.

Il comma 1 dell'articolo citato infatti specifica che «i soggetti che in base a disposizioni di legge approvano il bilancio oltre il termine di quattro mesi dalla chiusura dell'esercizio, versano il saldo dovuto in base alla dichiarazione relativa all'imposta sul reddito delle persone giuridiche ed a quella dell'imposta regionale sulle attività produttive entro l'ultimo giorno del mese successivo a quello di approvazione del bilancio».

© Riproduzione riservata