Caro carburante, i consumatori ci danno un taglio
Caro carburante, i consumatori ci danno un taglio
In Italia il prezzo della benzina e del gasolio è tra i più alti con 13-15 centesimi in più a litro rispetto alla media. È possibile però risparmiare su questa voce di spesa: per esempio optando per il self-service, controllando i cartelli esposti nelle stazioni di servizio, o andando nei distributori dei centri commerciali

di Pagina a cura di Irene Greguoli Venini 16/09/2019 08:39

Per chi usa l'auto il costo del carburante, che si tratti di benzina o di gasolio, ha sicuramente un peso sul bilancio familiare. È possibile però risparmiare su questa voce di spesa in vari modi: per esempio optando per il self-service, controllando i prezzi esposti nelle stazioni di servizio, evitando di fare rifornimento in autostrada e nelle circonvallazioni cittadine, tenendo anche conto che i distributori dei centri commerciali sono i meno cari.

Oltre a ciò, si possono adottare alcuni accorgimenti alla guida che consentono di consumare meno carburante, come usare in maniera intelligente l'aria condizionata, evitare brusche frenate e improvvise accelerate, mantenere il più possibile una velocità moderata e costante, controllare spesso la pressione delle gomme.

Il prezzo del carburante. Da un'analisi di Altroconsumo (associazione per la tutela e difesa dei consumatori) sulla base dei dati forniti dalla Commissione europea emerge che in Italia il prezzo della benzina e del gasolio è tra i più alti con 13-15 centesimi in più a litro rispetto alla media comunitaria. A influire sul prezzo nella Penisola ci sono innanzitutto le accise: su 10 euro spesi, 6,30 sono di tasse (nel caso del diesel 5,90 euro); nel nostro Paese il fisco trattiene (sempre su 10 euro) 1,60 euro in più rispetto alla media europea, in percentuale il 17% in più sulla benzina e il 21% in più sul diesel. A ciò si aggiunge l'Iva che viene applicata non solo sul prezzo del carburante, ma anche sulle accise stesse.

Un altro fattore molto importante è l'inefficienza della rete distributiva, visto che l'Italia ha un numero elevatissimo di distributori, ovvero 21 mila, contro gli 11 mila della Francia e gli 8.500 della Gran Bretagna. Il che, secondo l'associazione, non si traduce in un'offerta concorrenziale perché ogni stazione di servizio in media eroga un terzo del carburante rispetto a quelle degli altri paesi (e quindi deve vendere a un prezzo più alto) e i benzinai vivono quasi esclusivamente della vendita di carburante: una rete efficiente avrebbe quindi bisogno di meno distributori, in grado di diversificare la propria proposta.

Dove costa meno fare rifornimento. L'associazione ha esaminato anche i prezzi della benzina praticati da 1.100 distributori in 6 città italiane (utilizzando i dati ufficiali del Mise, il Ministero dello Sviluppo Economico) per capire quali siano le scelte più convenienti in fatto di carburante. Le città prese in considerazione sono Milano e Roma, le più grandi, Trieste in quanto città transfrontaliera prossima a due paesi, la Croazia e la Slovenia, con prezzi sensibilmente più bassi dell'Italia, Palermo e Cagliari, vicine a importanti raffinerie e che quindi dovrebbero beneficiare di un accesso ai rifornimenti più rapido e avere prezzi più economici, e Perugia, perché è un centro interno e fuori mano.

Dalla comparazione risulta che la città con il prezzo più contenuto per quanto riguarda il carburante è Perugia, mentre le più costose su questo fronte sono Palermo e Cagliari, con una differenza tra il centro più caro e quello più economico abbastanza bassa (meno del 6% per la benzina e il 7% per il gasolio). Se però nel caso della benzina Trieste è la seconda più conveniente, per il gasolio la situazione si ribalta, diventando la seconda più cara.

Le oscillazioni sono più importanti invece se si valutano le stazioni di servizio della stessa città, sia per la benzina sia per il diesel: infatti la variabilità di prezzo è solitamente superiore al 30%, e arriva alla punta massima del 40% per il diesel a Roma, mentre Trieste è la città con i prezzi più stabili con variazioni del 17% per la benzina e 20% per il gasolio.

Tutto ciò significa che può valere la pena scegliere il distributore giusto: considerando due pieni al mese da 50 litri ciascuno si può arrivare a risparmiare 670 euro l'anno se si possiede un'auto a gasolio per esempio a Roma e 672 se il veicolo è a benzina a Cagliari.

Nell'ottica di ridurre la spesa legata al rifornimento è utile tenere presente che servendosi al self-service si può risparmiare tra il 5 e il 10% rispetto al servito in genere, anche se questo non significa che il prezzo self-service di un distributore non possa essere più alto rispetto al prezzo servito di un altro.

Un'altra variabile rilevante è il tipo di insegna: dall'indagine di Altroconsumo emerge infatti che all'interno di una stessa città i centri commerciali offrono le tariffe più convenienti, cui seguono le insegne minori o low-cost, che praticano un prezzo di poco superiore (2,2% in più) rispetto a quello delle stazioni nei centri commerciali.

D'altro canto le insegne di marca presentano generalmente i prezzi più elevati, ma non sempre: per esempio a Cagliari e a Trieste, ci sono distributori di marca che sono mediamente meno cari dei low-cost.

Infine, se è risaputo che non conviene fare rifornimento in autostrada, occorre considerare che pure nelle circonvallazioni il costo è in media più alto (+13%) rispetto al resto della città.

Consumare meno carburante. Per alleggerire l'esborso legato al carburante si possono anche adottare alcuni accorgimenti quando si guida. Per esempio è importante bilanciare in modo intelligente l'apertura dei finestrini e l'utilizzo dell'aria condizionata, tenendo presente che ogni volta che si accende il climatizzatore, il motore deve lavorare più intensamente, usando quindi più carburante (anche il 25% in più durante un viaggio). Una soluzione può essere impostare il climatizzatore a una temperatura non troppo bassa e, una volta raffreddato l'abitacolo, spegnerlo, il che può portare a diminuire dal 20% al 7% il sovra consumo di carburante. Inoltre, a ritmi di marcia bassi, come accade in città, è meglio aprire i finestrini e provare a fare a meno dell'aria condizionata, mentre in autostrada, a velocità più sostenuta, tenere i finestrini aperti aumenta la resistenza del veicolo e di conseguenza l'impiego di benzina.

È utile peraltro ricordare che il motore consuma di più quando è freddo, perciò se possibile conviene combinare più commissioni a ogni sosta. Un'altra buona regola è guidare a una velocità moderata e costante, evitando accelerate improvvise e brusche frenate, in modo da ridurre al minimo le perdite di energia che si verificano ogni volta che si frena o si accelera, oltre a usare correttamente le marce evitando di mandare su di giri il motore.

Comportamenti che consentono di risparmiare sono anche spegnere il veicolo quando si è fermi, controllare periodicamente la pressione delle gomme, effettuare una corretta manutenzione dell'automobile per aumentare l'efficienza, oltre e cercare di evitare le strade e gli orari in cui c'è più traffico.

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