Silvio Berlusconi chiude a un Governo di Unitá nazionale e lancia la proposta di un neo centrismo. "Il Governo di unità nazionale non è mai stato nel novero delle cose possibili nè di quelle auspicabili. Io spero in un superamento dell'attuale Governo e dell'attuale maggioranza e la strada maestra per questo sono le urne", mette in chiaro il leader di Forza Italia in un'intervista a "La Verità". "In ogni caso, la soluzione non è mettere insieme forze fra loro
incompatibili - spiega il Cavaliere -. Questo produrrebbe solo paralisi e farebbe male all'Italia. La ricostruzione nel dopoguerra e il miracolo economico sono avvenuti a opera di una coalizione di cattolici e liberali - il cosiddetto centrismo - chiaramente alternativa alla sinistra in un clima di forte contrapposizione ideologica e politica. Eppure, in dieci anni l'Italia è passata dal disastro al benessere". Con questa proposta il Cavaliere sembra smarcarsi dagli alleati Giorgia Meloni e Matteo Salvini, anche nei toni. Giorgia Meloni ha detto che solo "un Governo di pazzi" multa i commercianti e poi permette ai clandestini di violare la quarantena. E d'accordo? "Giorgia usa un linguaggio che io non userei ma il concetto è giustissimo", replica il Cavaliere. "Io credo che Salvini sia stato un buon ministro dell'Interno e che la lotta all'immigrazione clandestina sia un obbiettivo giusto e condivisibile, ma chi non la condivide dovrebbe avere il coraggio e la capacitá di contrastarla proponendo idee, strumenti, strategie diverse, e conquistando su di esse il consenso degli italiani - argomenta
Berlusconi - . Ricordo a questo proposito che soltanto il nostro Governo era riuscito, con altri metodi, stipulando trattati con la Libia e gli altri Paesi africani che si affacciano sul Mediterraneo, a contrastare le partenze e quindi ad azzerare gli sbarchi". Non i blocchi navali chiesti dai suoi alleati.