Anche nel Regno Unito non si pagano le tasse. È quello che emerge dalla pubblicazione del rapporto «Measuring tax gaps 2020 edition. Tax gap estimates for 2018 to 2019», realizzato dalla Hm Revenue&Customs, l'Agenzia delle entrate e delle dogane britannica, secondo cui oltremanica la tax gap, cioè la differenza tra imposte dovute e versate nel periodo 2018-2019 ammonta a 31mld di sterline. Il dato è in discesa rispetto al biennio 2017-2018 in cui il buco fiscale era di 35 mld, mentre se si guarda all'arco temporale 2005-2019 è sceso dal 7.5 al 4.7%. Il miglioramento è costante dal 2013, picco storico in cui il divario fra input e output aveva raggiunto i 38 mld di sterline. La differenza è analizzata da tre prospettive: gruppo di contribuenti, con le pmi al primo posto per tasse non riscosse; tipologia di imposta, in cui capeggiano imposte su reddito, plusvalenze e contributi alla previdenza sociale; infine, le cause, secondo cui il divario origina principalmente per «mancata attuazione di ragionevole cura», ovvero la carenza di attenzione da parte del contribuente nelle operazioni e negli adempimenti fiscali.

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