Bankitalia: a luglio tassi mutui giù a 3,94%, in calo anche i prestiti
Bankitalia: a luglio tassi mutui giù a 3,94%, in calo anche i prestiti
Il Taeg sulle nuove erogazioni di credito al consumo si è collocato al 10,51%, in lieve aumento rispetto al 10,29% del mese precedente. I tassi di interesse sui nuovi prestiti alle imprese sono stati pari al 5,27%

di Redazione Roma 10/09/2024 11:14

A luglio prosegue il trend di calo dei tassi di interesse sui mutui erogati alle famiglie per l'acquisto di abitazioni, ma continua anche il calo dei prestiti. Nel dettaglio, il tasso di interesse sui mutui comprensivo delle spese accessorie (Tasso annuale effettivo globale, Taeg) è di poco centesimi sotto la soglia psicologica del 4% al 3,94%, in calo rispetto al 4,02% di giugno. La quota di questi prestiti con periodo di determinazione iniziale del tasso fino a 1 anno, spiega Bankitalia, è stata del 9% (10% nel mese precedente).

In rialzo 10,51% i tassi di credito al consumo 


Il Taeg sulle nuove erogazioni di credito al consumo si è collocato al 10,51%, in lieve aumento rispetto al 10,29% del mese precedente. I tassi di interesse sui nuovi prestiti alle imprese sono stati pari al 5,27% (5,26 a giugno), quelli per importi fino a 1 milione di euro sono stati pari al 5,57%, mentre i tassi sui nuovi prestiti di importo superiore a tale soglia si sono collocati al 5,12%. I tassi passivi sul complesso dei depositi in essere sono stati pari all'1,01% (1,03% a giugno).

Prestiti ancora in calo: -1,6%


I prestiti al settore privato, corretti sulla base della metodologia armonizzata concordata nell'ambito del Sistema europeo
delle banche centrali (Sebc), sono diminuiti dell'1,6% sui dodici mesi, come nel mese precedente. In particolare, i prestiti alle famiglie
si sono ridotti dello 0,6%, in rallentamento rispetto al -1% del mese precedente, mentre quelli alle imprese sono diminuiti del 3,9%, in aumento rispetto al -3,4% di giugno.
I depositi del settore privato sono aumentati dell'1,1%, in rallentamento rispetto al +2,9% di giugno. La raccolta obbligazionaria è aumentata del 13,3%, a fronte del 14,8% del mese precedente.