Conti correnti, arrivano i nuovi controlli del Fisco
Conti correnti, arrivano i nuovi controlli del Fisco
I dati dell’archivio rapporti affiancati ai dati non finanziari. Liste selettive in aggiornamento. Ecco come saranno le nuove verifiche condotte dall’unità integrata tra Agenzia delle entrate e Guardia di finanza

di di Cristina Bartelli 07/09/2024 02:00

Pronte le liste selettive dei controlli sui conti correnti da parte del Fisco. Completata la sperimentazione, la macchina è pronta a girare a pieno regime.

L’Archivio dei rapporti finanziari sarà la sorgente principale da cui attingere, per moltiplicare liste selettive di controllo su coloro che presentano anomalie tali da meritare un accertamento e una richiesta di approfondimento da parte del Fisco. Tanto da potenziare il software applicativo utilizzato finora, Vera (sistema anti evasione), con una nuova formulazione Vear (Vestizione elenchi con dati archivio rapporti) che associa i dati finanziari a “percorsi selettivi diversi e non attinenti ai dati finanziari”. È questa una delle novità messe a punto dall’Agenzia delle entrate, guidata da Ernesto M. Ruffini, e comunicata agli uffici territoriali, nel piano controlli 2024, attuativo delle linee guida del ministero dell’economia che ItaliaOggi è in grado di anticipare.

Il documento sui controlli 

Nelle 60 pagine di documento le novità non mancano. Si crea una task force permanente Agenzia Entrate, Guardia di finanza che hanno costituito l’Unità integrata permanente di analisi del rischio per compiere assieme le attività di analisi di rischio volte sopratutto a identificare fenomeni di pianificazione fiscale aggressiva e comportamenti, come indica lo stesso documento, di tax “non” compliance. Le liste selettive saranno rese disponibili agli uffici attraverso un nuovo applicativo dal suggestivo nome di Laser (Lavorazione soggetti con elementi di rischio)

Archivio rapporti finanziari, verifiche in crescita

Le indicazioni, che arrivano agli uffici, non lasciano spazio a dubbi: la strada maestra dei controlli sono le informazioni dell’archivio rapporti: «Il puntuale ricorso all’utilizzo dei dati presenti nell’ADR (archivio dei rapporti finanziari)”, sottolinea l’Agenzia, «costituisce una best practice che gli uffici sono tenuti a valorizzare nei propri percorsi di controllo. Al riguardo è in corso l’ulteriore incremento delle attività con il rilascio di nuove liste, nonché una nuova modalità di impiego di tali informazioni, che potranno essere fornite agli Uffici a corredo di specifici elenchi di contribuenti risultati meritevoli di approfondimenti istruttori, sulla base di percorsi selettivi diversi e non attinenti esclusivamente ai dati finanziari (c.d. vestizione con i dati ADR)». In buona sostanza, si procederà a un affiancamento di dati finanziari a dati extra finanziari con un utilizzo di dati integrati.

Le liste selettive dei controlli 

Le prime liste selettive, si desume dal documento, hanno avuto a oggetto enti associativi, società sportive dilettantistiche, società di persone e società di capitali con omessa dichiarazione o per incongruenze dichiarative. Dunque spiega il documento: «è stata avviata nel corso dell’anno una nuova progettualità, volta a corredare con le informazioni disponibili nell’Archivio, opportunamente selezionate, alcuni elenchi di contribuenti risultati meritevoli di approfondimenti istruttori, sulla base di percorsi selettivi diversi e non attinenti ai dati finanziari. Per realizzare tale progettualità, è stata ideata una nuova sezione all’interno dell’applicativo LASER / VERA, dedicata alle liste c.d. “di vestizione” e denominata VEAR (Vestizione elenchi con dati Archivio dei rapporti), dove è possibile visualizzare le informazioni finanziarie con le medesime modalità e livelli autorizzativi richiesti nella sezione VERA, dedicata alle elaborazioni basate sui dati dell’Archivio».

Al setaccio tutti i crediti di imposta e gli aiuti Covid

Verifiche sugli splafonamenti degli aiuti di stato e su tutti i crediti di imposta. Accertamenti a ampio raggio da parte dell’Agenzia delle entrate che non si fermano soltanto alle cessioni crediti dei crediti edilizi. L’attività di controllo 2024 dell’Agenzia delle entrate sarà rivolta anche alle analisi volte a intercettare fenomeni di sottofatturazione o non corretta contabilizzazione dei ricavi.

Sorvegliato speciale il credito di imposta per ricerca e sviluppo e l’attività in particolare dei consulenti: «le imprese beneficiarie risultano assistite da soggetti che svolgono attività di consulenza sulle diverse misure agevolative, e che appaiono specializzati nella predisposizione di documentazione solo formalmente corretta al fine di dimostrare la spettanza del credito».

Altro indice di anomalia evidenziato dagli uffici dell’amministrazione finanziaria le posizioni incoerenti rispetto ai presupposti oggettivi e soggettivi della misura agevolativa. «Tali incoerenze», evidenzia il documento, «possono rappresentare i primi indicatori di rischio e sono individuabili quando l’attività di ricerca e sviluppo, soprattutto se interna all’azienda, è difficilmente compatibile con l’attività economica dichiarata, con la struttura organizzativa dell’impresa, con l’assenza di costi per l’attività di ricerca e sviluppo interna negli anni precedenti all’istituzione del credito d’imposta»

Più nel dettaglio gli Uffici sono stati invitati a passare al setaccio anomalie e incongruenze legate ai soggetti destinatari dei crediti agevolativi utilizzati in compensazione, oltre a ricerca e sviluppo: «crediti d’imposta per ricerca, sviluppo, innovazione tecnologica, design e innovazione estetica, credito di imposta per investimenti nel Mezzogiorno, credito di imposta sisma centro-Italia, credito di imposta zone economiche speciali, credito di imposta formazione 4.0, credito di imposta patrimonializzazione, credito d'imposta per investimenti in ricerca e sviluppo misura incrementale per gli investimenti nelle regioni del Mezzogiorno e del sisma centro Italia, credito di imposta per i canoni di locazione degli immobili a uso non abitativo e affitto d'azienda, crediti d’imposta per i beni strumentali 4.0, crediti d’imposta per i beni immateriali 4.0, credito d’imposta per i beni immateriali standard, credito d’imposta rimanenze magazzino».

I controlli sugli aiuti di stato 

C’è poi un particolare focus legato all’approfondimento sul controllo degli aiuti di stato. I controlli 2024 saranno indirizzati nei confronti dei contribuenti che hanno fruito di aiuti di stato fiscali automatici per il periodo di imposta 2020 del periodo Covid.

I controlli si concentreranno su quei contribuenti per cui il processo di registrazione nei diversi registri si è correttamente concluso. Si verificherà che sia stato rispettato il cumulo nel rispetto del plafond. Gli alert scatteranno per coloro che avranno indicato dati non coerenti con la disciplina agevolativa o perché non sono stati registrati gli aiuti. Per quelli di epoca Covid si valuterà se è stato superato il massimale previsto. Riflettori puntati anche per coloro che hanno fruito del contributo a fondo perduto per attività economiche e commerciali nei centri storici e che hanno cumulato altri aiuti di stato .

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