La Russia nazionalizza Ariston: scontro tra Roma e Mosca
La Russia nazionalizza Ariston: scontro tra Roma e Mosca
Il rappresentante diplomatico di Mosca a Roma, Alexei Paramonov, è stato convocato alla Farnesina per fornire spiegazioni sull'accaduto. Tajani: "Valuteremo una risposta con i partner dell'Ue e del G7

di redazione Roma 29/04/2024 18:04

Scontro diplomatico, ai massimi livelli, tra il ministero degli Esteri italiano e l’ambasciata russa a Roma sulla vicenda della nazionalizzazione, in Russia, di aziende straniere, compresa l’italiana  Ariston. Il rappresentante diplomatico di Mosca a Roma,  Alexei Paramonov, è stato infatti convocato alla Farnesina, dove ha fornito  “spiegazioni esaurienti sulla legalità e fondatezza delle decisioni prese”, come ha scritto l'ambasciata russa in un comunicato. Paramonov, sottolinea ancora la rappresentanza diplomatica del Cremlino a Roma, “ha ricordato agli interlocutori che Mosca ha sempre attribuito particolare importanza alle proficue e reciprocamente vantaggiose relazioni commerciali ed economiche con l'Italia”. Tuttavia, viene precisato che “la responsabilità per le conseguenze negative del loro deterioramento ricade interamente sulle autorità italiane, che hanno sacrificato i reali interessi nazionali per partecipare a sterili e pericolose avventure antirusse”. Un’interpretazione di parte, in sostanza, per una vicenda che condiziona i rapporti economici e commerciali tra Italia e Russia dopo che Roma si è schierata con Kiev nella guerra in Ucraina.

Il "forte disappunto" della Farnesina: "Mosca riconsideri la sua decisione"

La Farnesina  ha espresso “forte disappunto” per la decisione di espropriare la filiale russa di Ariston, finita sotto il controllo del colosso Gazprom  e ha auspicato che Mosca riconsideri il provvedimento, precisando che le sue motivazioni “non trovano fondamento nel diritto, tanto più considerando che esso è stato adottato nei confronti di un’impresa che ha uno storico radicamento nel paese e che non ha alcuna connessione con l’attuale situazione di crisi internazionale”.

Tajani "si riserva di valutare con i partner G7 e Ue una risposta appropriata"

Il ministero degli Esteri guidato da Antonio Tajani  ricorda poi che “l'Unione Europea, con un proprio comunicato, ha duramente condannato ieri il provvedimento in parola, che ha colpito anche un’azienda tedesca, sottolineando, fra l'altro, come esso rappresenti una ulteriore prova del mancato rispetto da parte della Russia del diritto internazionale”. Tajani, sottolinea ancora la Farnesina, “è in contatto sin dal primo momento con l’azienda e si riserva di approfondire le conseguenze della decisione russa insieme ai partner G7 e Ue e di valutare una risposta appropriata. In linea con i partner europei, ed in particolare con la Germania, l’Italia chiede alla Federazione Russa di ritirare le misure adottate contro legittime attività economiche di imprese straniere nel Paese. Le competenti strutture del Maeci, in particolare la Direzione Generale per il Sistema Paese, continuano a seguire e a monitorare la situazione, in stretto raccordo con la nostra Ambasciata a Mosca e la nostra Rappresentanza Permanente presso l’Ue”.